Un caso forse ancora più grave di quanto accaduto alla Regione per l’assunzione di 46 agenti forestali emerge al Comune di Marsala. Una componente dell’ “equipe multidisciplinare” assunta, prima a tempo determinato e poi stabilizzata con rapporto a tempo indeterminato utilizzando la “legge Madia”, è infatti figlia del presidente della commissione esaminatrice del concorso per soli titoli.
Viene fuori dalla relazione conclusiva sull’indagine condotta sull’assunzione dell’equipe dalla commissione consiliare Accesso agli atti, presieduta da Rino Passalacqua. Il presidente della commissione esaminatrice del concorso avviato nel 2018 per l’assunzione di diverse figure professionali (assistenti sociali, psicologi, educatori, sociologo, mediatore linguistico-culturale, istruttore direttivo-amministrativo) per il progetto “Sia/Rei” (fondi povertà) era Nicola Fiocca, dal 1986 capo sezione Ragioneria del Comune, poi dirigente del settore Finanze e dal 2002 anche vice segretario generale dell’ente. Nicola Fiocca è andato in pensione nel luglio del 2022, mentre l’assunzione della figlia è diventata a tempo indeterminato nel dicembre dello stesso anno. Prima era impiegata nell’ente comunale “Marsala-Schola”, dove il padre è stato anche componente del Cda.
Nella relazione della commissione consiliare Accesso agli atti si legge che è stato audito il segretario generale del Comune di Marsala, che ha spiegato che la legge prevede una “incompatibilità” tra membri della commissione esaminatrice e candidati fino al quarto grado di parentela. Il presidente della commissione consiliare conclude scrivendo che la relazione conclusiva sull’indagine viene trasmessa al segretario generale del Comune e al sindaco Massimo Grillo (centrodestra) “per le valutazioni e azioni che sono di loro competenza”. Valutazioni e azioni che ancora non è chiaro se sono state operate. Eppure di tempo ne è passato parecchio da quando la commissione consiliare ha trasmesso la relazione. Questa, infatti, è datata 29 maggio 2023. Anche se viene fuori solo adesso. Almeno solo adesso noi ne siamo venuti a conoscenza. Tra le righe, inoltre, la commissione afferma che “la scelta della stabilizzazione non era l’unica procedura possibile per l’assunzione di tali figure professionali, e che si sarebbe potuto intraprendere una procedura concorsuale aperta a tutti”.