Dopo i casi di acqua inquinata, con un bambino di otto anni colpito da una infezione per essersi lavato i denti con l’acqua del rubinetto, un’altra emergenza a Trapani. Due turisti italiani, ospitati in un hotel del centro storico, sono finiti in ospedale con i sintomi della legionellosi, patologia poi accertata dalle analisi a cui sono stati sottoposti. Entrambi manifestavano problemi respiratori e sono stati ricoverati.
E’ subito scattato il protocollo previsto per questi casi. L’ospedale Sant’Antonio Abate ha informato l’Asp che ha avviato una azione di monitoraggio, eseguendo un controllo nella struttura ricettiva dove alloggiavano i due turisti. Nel frattempo, il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida ha emesso una ordinanza “di inibizione all’autilizzo delle camere della struttura ricettivo fino al ripristino delle condizioni di sicurezza ai fini di tutela della salute degli ospiti”.
L’ordinanza – precisa il primo cittadino – resterà in vigore fino a quando non verranno adottati da parte del titolare dell’albergo tutti gli accorgimenti indicati dall’Asp.
Resta, però, da accertare come i due visitatori abbiano contratto la patologia. La malattia si trasmette con l’inalazione di piccole particelle di acqua contaminata. Il batterio si diffonde poi all’interno dell’organismo fino ad arrivare ai polmoni. La trasmissione della legionella avviene tramite rubinetti, fontane, serbatoi e riscaldatori di acqua e grandi impianti idrici.
Sulla vicenda è intervenuto Franco Di Gregorio, direttore del Dipartimento Prevenzione della salute dell’Asp: “E’ un fenomeno che richiede l’attenzione di tutti gli Enti preposti ai controlli Bisogna stare attenti – conclude - soprattutto a quelle strutture che si approvvigionano di acqua dai privati”.