Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
06/01/2024 02:00:00

Oggi il 44° anniversario della morte di Piersanti Mattarella. Il ricordo e le iniziative

Il 6 gennaio del 1980 la mafia uccideva il presidente della Regione Siciliana Piersanti Mattarella, fratello del Presidente della Repubblica, Sergio.  Una mano ancora oggi rimasta sconosciuta crivellò di colpi, in via Libertà a Palermo la Fiat 132 di Mattarella, rimasto ucciso davanti alla moglie Irma Chiazzese e ai suoi due bambini Bernardo e Maria, mentre stavano andando a messa.

La carriera politica - Nato a Castellammare del Golf nel 1935, dedicò la vita – sin da giovane – alle sue più grandi passioni: la giurisprudenza e il diritto da una parte, la politica dall’altra. Vicino alle idee di Aldo Moro, militò nella Democrazia Cristiana e ottenne una serie di successi politici: nel 1964 divenne consigliere comunale di Palermo, nel 1967 deputato regionale, nel 1971 e fino al 1978 assessore regionale alla Presidenza con delega al Bilancio e infine, nel 1978, presidente della Regione Siciliana.

L'impegno contro la mafia - Durante il suo mandato si è battuto contro la mafia, ha tentato di portare avanti una linea di legalità all'interno della Dc, e ha detto no alle pressioni mafiose. Il 6 gennaio 1980, mentre andava a messa con la sua famiglia, un sicario si avvicinò alla sua auto, lo freddò con dei colpi di rivoltella calibro 38 e poi si allontanò lungo via Libertà a Palermo a bordo di una Fiat 127 bianca. Il presidente della Regione Mattarella era senza scorta, indifeso di fronte a quello che è stato ribattezzato “il killer dagli occhi di ghiaccio“.

L’omicidio e i mandanti - Un omicidio che sin da subito si ritenne opera di Cosa nostra che vedeva in Piersanti Mattarella un anticipatore e un rivoluzionario della politica, che stava aprendo ad una fase di cambiamento e soprattutto di trasparenza e legalità. A distanza di 44 anni pur con le condanne nel 1995 di coloro che sono stati ritenuti in un’aula di giustizia i mandanti dell’omicidio: i boss mafiosi Salvatore Riina, Michele Greco, Bernardo Brusca, Bernardo Provenzano, Giuseppe Calò, Francesco Madonia e Nenè Geraci, la morte di Piersanti Mattarella rimane uno dei tanti misteri italiani.

 Schifani ricorda Piersanti Mattarella  - «Celebrare la memoria di Piersanti Mattarella, che ha combattuto la mafia attraverso scelte politiche e azioni di governo, significa onorare ogni giorno l'impegno per l'affermazione della trasparenza, della legalità, dell'efficienza nella pubblica amministrazione. I suoi valori segnarono una nuova direzione per portare avanti il cambiamento della Sicilia e abbiamo il dovere di continuare a camminare in questo solco». Il governatore Renato Schifani ha voluto ricordare con queste parole il presidente della Regione assassinato il 6 gennaio 1980 a Palermo. Alla commemorazione, in via Libertà nel capoluogo siciliano, sarà presente anche il governo regionale con l'assessore ai Beni culturali e all'identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, delegato da Schifani che sarà fuori sede.

Le iniziative di commemorazione a Castellammare del Golfo - Commemorazione, nel cimitero comunale, di Castellamare del Golfo di Piersanti Mattarella. Proprio nel giorno dell'epifania, alle ore 10,30, l'amministrazione comunale di Castellammare del Golfo lo ricorderà a 44 anni dall'assassinio. Il sindaco di Castellammare del Golfo Giuseppe Fausto guiderà il corteo che, dall'ingresso del cimitero, raggiungerà la chiesetta cimiteriale dove sarà deposta una corona d'alloro sulla tomba di Piersanti Mattarella, omaggiato anche con un ricordo. Seguirà un momento di preghiera celebrato da Don Salvo Morghese, parroco della Chiesa Madre.
«Onorato di omaggiare la figura di Piersanti Mattarella, concittadino dall'alto profilo politico ed umano, esempio di impegno civile e rigore istituzionale in favore della legalità da seguire quale testamento morale - dice Fausto - per onorare la memoria di Piersanti e di tutte le vittime di mafia». Piersanti Mattarella è sepolto dirimpetto alla tomba del padre Bernardo, nella chiesetta del cimitero comunale dove, in altra tomba, si trovano anche le spoglie di Marisa Chiazzese, moglie del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, fratello di Piersanti.

 Trapani - In occasione del 44° anniversario dell’uccisione di Piersanti Mattarella, vittima di vile attentato per mano mafiosa, l’Amministrazione Comunale di Trapani ne onorerà la memoria con una sobria cerimonia di commemorazione che avrà oggi 6 gennaio 2024 alle ore 9:30 presso la Villa Margherita, dinanzi al busto commemorativo dedicato Piersanti Mattarella. 

Marsala - Oggi a Marsala, dalle ore 16.30 alle ore 18.00, presso il Centro socio-educativo "I giusti di Sicilia" (Piazza della Vittoria,4), l'incontro "Ricordando Piersanti Mattarella: per attualizzare il suo impegno contro la corruzione e la mafia".
Si vuole iniziare il nuovo anno civile facendo grata memoria dell'ex Presidente della Regione Sicilia, che si distinse per capacità, specchiata onestà e per energica difesa delle istituzioni democratiche, barbaramente ucciso a colpi di pistola il 6 gennaio del 1980, mentre con la sua automobile si stava recando a Messa insieme alla famiglia. L'iniziativa socio-culturale, promossa dall'Opera Mons. Gioacchino Di Leo e dall'Ufficio per i problemi sociali e il lavoro della Diocesi di Mazara del Vallo, desidera inoltre invitare i cittadini delle comunità a coltivare i valori della Costituzione italiana ed a operare sinergicamente per affrancare la Sicilia dai suoi mali secolari.