Si terrà questa mattina, alle 10:30, l’interrogatorio davanti al gip di Omar Edgar Nedelkov, il 24enne arrestato per il duplice omicidio e vilipendio di cadavere. Il giovane, di origini romene, è indiziato di essere l'autore del massacro avvenuto nella notte fra giovedì e venerdì nel centro storico di Naro in provincia di Agrigento, di Delia Zarniscu di 58 anni e Maria Rus di 54.
L'interrogatorio del giudice per le indagini preliminari Iacopo Mazzullo, del tribunale di Agrigento, si terrà in video collegamento con il carcere di Gela, dove l'uomo è stato portato nella notte fra venerdì e sabato.
Le due donne massacrate dopo aver respinto le molestie dell'omicida - Secondo la ricostruzione dei magistrati di Agrigento, l'assassino avrebbe ucciso le vittime dopo il rifiuto delle due donne alle richieste sessuali. Le due donne romene assassinate nella notte tra giovedì e venerdì nelle loro rispettive abitazioni a Naro, in provincia di Agrigento, sarebbero state massacrate dopo avere respinto "un approccio sessuale" da parte del presunto assassino. Ne sono convinti i magistrati di Agrigento che indagano sul duplice delitto per il quale è stato fermato un rumeno di 23 anni, accusato di duplice omicidio e vilipendio di cadavere.
La ricostruzione dei magistrati - Secondo quanto ricostruito dal sostituto procuratore Elettra Consoli e dal procuratore aggiunto Salvatore Vella che coordina l'inchiesta, l'uomo fermato avrebbe cenato a casa di Delia Zarniscu, con un amico 52enne. Dopo le prime avances la donna avrebbe respinto le richieste sessuali del presunto assassino. Così, l'uomo, da solo, avrebbe raggiunto l'altra vittima, Maria Rus di 54 anni, che era sola in casa. Prima l'avrebbe picchiata selvaggiamente e poi le avrebbe dato fuoco. Il rumeno sarebbe quindi tornato a casa della prima vittima e l'avrebbe massacrata a colpi di televisore e suppellettili.
Oggi i Ris arrivano a Naro - Ieri è stata effettuata l'autopsia sui corpi delle due donne. Questa mattina a Naro arrivano i Ris dei Carabinieri di Messina per eseguire i rilievi dopo il massacro. E' stata la Procura di Agrigento, che coordina l'inchiesta, a chiedere il sopralluogo del Reparto Investigazioni Scientifiche.