“Quanti andranno oltre queste prime righe?”. Si domandano il più delle volte i giornalisti impegnati sul territorio di Trapani ogni qual volta un loro articolo viene pubblicato sul web. Questa e altre considerazioni sono state spunto di riflessione nell’ormai consueto incontro annuale con il vescovo Pietro Maria Fragnelli, per celebrare san Francesco di Sales, protettore dei giornalisti, tenutosi nel Palazzo Vescovile.
“Perché non si parla oggi di incendi?” domanda il Vescovo ai giornalisti presenti, raccontando l’impegno nel rompere il muro di silenzio su due atavici problemi della provincia: mafia e, per l’appunto, incendi.
La risposta è semplice e disarmante. Il pubblico dei clic se non c’è un fatto di cronaca, come un incendio appunto, è disinteressato all’argomento. E i clic dettano l’agenda dei giornali, rendendo stagionali i temi e difficile la prevenzione con inchieste ad hoc, che pochi leggerebbero. Troppo pochi, per giustificare uno spazio redazionale. Eppure, nonostante questo, nessuno dei presenti smette di ascoltare, raccontare il territorio, informare.
Il vescovo Fragnelli, conosce i giornalisti con cui interagisce, sa il senso di servizio, la serietà e la devozione di ciascuno. Non manca di ricordare le parole di Papa Francesco: “Essere giornalista è una vocazione, un po’ come quella del medico, che sceglie di amare l’umanità curandone le malattie”, e al contempo non smette di incitare al giornalismo costruttivo, che evidenzia i problemi, ha la guardia alzata e racconta anche le soluzioni. Chissà quanti saranno arrivati alla fine di questo articolo.
I 50 anni di giornalismo di Giacomo Di Girolamo - E nel corso dell'ultima assemblea, nella sede di Assostampa Trapani è stato festeggiato il collega Giacomo Di Girolamo (omonimo del peraltro direttore di Tp24), per i suoi 50 anni di iscrizione all'Ordine.
Una breve cerimonia per uno dei protagonisti prima dell'informazione radiotelevisiva trapanese e poi della carta stampata trapanese. Di Girolamo infatti ha iniziato la sua carriera prima in televisione, per la quale è stato uno dei pionieri in provincia di Trapani, poi tante altre esperienze professionali ed ancora tanti decenni al Giornale di Sicilia dove scrive tuttora.
Anna Restivo