Ci sono delle zone nell’hinterland trapanese in cui l’emergenza idrica di questi giorni si sta facendo davvero pesante.
A Misiliscemi non arriva una goccia d’acqua, da giorni. La città è isolata, e cinque mila utenze sono a secco.
Perchè? Non c’è un “bypass” che smisti l’acqua della condotta di Bresciana nel nuovo Comune, che fino a pochi anni fa era una frazione del capoluogo.
A Trapani e dintorni, quindi, la crisi idrica rischia di diventare una lotta per avere il prezioso liquido.
Facciamo un rapidissimo riassunto della situazione.
Nei giorni scorsi una ditta che stava effettuando dei lavori per conto dell’Enel ha squarciato la condotta idrica che dai pozzi di Bresciana porta l’acqua a Trapani all’altezza di contrada Milo. Uno squarcio lungo decine di metri che ha lasciato a secco decine di migliaia di cittadini di Trapani e dintorni.
Per sistemare il guasto ci vogliono almeno due settimane. Nel frattempo il Comune sta lavorando ad un bypass per poter portare l’acqua, seppur in misura ridotta, a tutte le utenze. Intanto l’erogazione a Trapani centro e Trapani nuova è a turni, ogni quattro giorni. Con questa turnazione, assicura l’assessore Vincenzo Guaiana, si riesce ad accumulare abbastanza acqua nelle vasche da poterla smistare alle due zone. Tutto ciò grazie all’acqua che arriva da Montescuro e fornita da Siciliacque. Ma si tratta di un intervento tampone che non garantisce acqua a tutte le zone. Ne resta fuori infatti Villa Rosina, quartiere molto popolato di Trapani fornito direttamente da Bresciana.
Situazione analoga per Misiliscemi, che però sconta il fatto di non appartenere più a Trapani, dove ci sono 5 mila utenze a secco.
I cittadini, infatti, sono esasperati. Dopo la rottura della condotta, infatti, Siciliacque ha aumentato la portata di acqua a Trapani a 120 litri al secondo, che arriva a San Giovannello, e che va divisa nei comuni vicini, oltre che per il Capoluogo.
Eppure a Misiliscemi non arriva acqua.
Il Comune di Trapani potrebbe utilizzare le pompe di sollevamento di Marracco per dirottare l'acqua a Trapani a Misiliscemi, ma non vengono accese. E l’acqua si perde.
Se le pompe entrassero in funzione, ggli abitanti di Misiliscemi avrebbero acqua senza togliere nulla agli altri. I misilesi sono esasperati, e c’è chi sostiene che Trapani eroghi l’acqua centellinata alla sua ex frazione.
Ma perchè non si accendono le pompe?
“Abbiamo dovuto depressurizzare la condotta di Bresciana, quindi Misiliscemi è senza acqua. Anche perchè non hanno una vasca di raccolta. Attingono attraverso le pompe, ma non le abbiamo messe in funzione per ragioni di sicurezza. Se le accendiamo, vista la poca pressione, le pompe si possono bruciare, e il danno sarebbe enorme” spiega l’assessore trapanese Vincenzo Guaiana.
Misiliscemi, però, dipende ancora da Trapani. E, come spiega il sindaco Salvatore Tallarita, Trapani non ha previsto una valvola di arresto per rendere autonoma Misiliscemi. Una sorta di bypass per isolare Misilscemi e renderla autonoma nell’accumulo di acqua. “Per una questione tecnica hanno aperto la valvola di sfogo. Tra l’altro noi non abbiamo le chiavi della stazione di Marracco, sono mesi che le chiediamo”, spiega il sindaco Tallarita.
Il danno, intanto, è enorme. L’impresa si è addossata già la responsabilità dell’enorme squarcio, ma l’impressione è che di questa ennesima emergenza se ne parlerà per mesi, per eventuali azioni legali per l’interruzione del servizio.