Sul caso degli sposi estumulati, pur avendo i tre figli pagato la concessione cimiteriale nei tempi e nei modi richiesti, interviene Giacomo Tranchida, sindaco di Trapani.
"Rimango sconvolto da una situazione del genere - sono le parole del sindaco - peraltro mi auguro che l'altra sorella Oddo si sia ripresa. Ho disposto nell'immediato di verificare quello che era successo e il segretario, per le vie brevi, mi dice che sono successe disfunzioni. Ora, fermo restando che nella pubblica amministrazione può accadere di tutto, non è assolutamente possibile giustificare una cosa del genere. Per questo ho disposto una immediata indagine interna per accertare eventuali responsabilità e avviare eventuali procedimenti disciplinari - conclude -. Ai familiari, oltre alle scuse da parte mia, ho detto, se ritengono opportuno, di procedere in tutte le dovute sedi. Io non ho il dovere di difendere a tutti i costi il Comune quando il Comune sbaglia, anzi, sono il primo che deve intervenire perché chi ha sbagliato si assuma le sue responsabilità”.
COSA E’ ACCADUTO NEI DETTAGLI
Giusi, Bartolo e Maria volevano rispettare la volontà della mamma di stare insieme al marito per sempre, anche dopo la morte.
Per 30 anni ci sono riusciti e mai avrebbero immaginato di ritrovare i genitori in un sacco di plastica, con l’etichetta del cognome della madre.
È successo, invece, venerdì 16 febbraio, quando Giusi con il figlio è andata a omaggiarla nell’anniversario della sua morte.
“Mi sono recata al cimitero per portare dei fiori a mamma e, arrivando davanti al loculo, vedo che era vuoto - racconta Giusi Oddo, vittima insieme alla sorella e al fratello di questa spiacevole situazione -. Non c'era più la lapide e non c'era né mia madre né mio padre, considerato che all'interno del loculo riposavano entrambi. Vado subito a chiedere informazioni su cosa sia successo e non mi credono, dicendomi che mi sbagliavo, ma ho risposto che erano lì da 30 anni. Quindi, controllano la pratica e vedono che era tutto in regola e mi dicono che era impossibile fosse avvenuta l’estumulazione. Dopo tante discussioni con il direttore del cimitero, alla presenza dell’assessore e con gli impiegati addetti, si rendono conto che tutta la nostra pratica era in ordine e che il bonifico era stato fatto nei tempi previsti dalla legge, ma, al contempo, hanno fatto ugualmente l’estumulazione di mio padre e di mia madre”.
Il bonifico è stato eseguito il 2 febbraio, giorno nel quale doveva avvenire l’estumulazione, ma agli uffici cimiteriali non avrebbero ricevuto la comunicazione per depennare il nome della donna, la signora Lo Bue, dall’elenco dell’estumulazioni.
“Poi siamo riusciti a trovare il sacchetto dove erano gli ultimi resti di mia madre – continua Giusi Oddo – e, presumo, siano quelli veri, perché a questo punto ne dubito. Chiederò l'esame del Dna, come ho già dichiarato ai carabinieri, perché già sono stati tutti denunciati”.
Trattiene a stento le lacrime la signora Giusi, mentre la sorella Maria per il grande dolore è stata costretta a ricorrere alle cure dell’ospedale.
“Stiamo malissimo perché ci hanno procurato un dolore enorme. Ci hanno deturpato l'anima a tutti e tre – sussurra con voce tremante Giusi Oddo -. Ci hanno proprio violentati, perché questa è una violenza psicologica”.
“Ho già disposto l’avvio di una indagine interna al fine di verificare eventuali responsabilità – dichiara Peppe La Porta, assessore ai Servizi Cimiteriali del Comune di Trapani -. Quando sono accaduti i fatti ero presente e poi sono andato via. Mi è stato riferito che la signora ha trovato il loculo aperto e vuoto e ho dato disposizioni al dirigente e al segretario comunale di fare una verifica di quanto accaduto - conclude -. I signori avevano pagato regolarmente quanto dovevano e, quindi, c'è un disservizio perché ho accertato che avevano tutti i documenti in regola, mentre non c'era l’autorizzazione all’uscita del defunto”.
“Ho già disposto l’avvio di una indagine interna al fine di verificare eventuali responsabilità – dichiara Peppe La Porta, assessore ai Servizi Cimiteriali del Comune di Trapani -. Quando sono accaduti i fatti ero presente e poi sono andato via. Mi è stato riferito che la signora ha trovato il loculo aperto e vuoto e ho dato disposizioni al dirigente e al segretario comunale di fare una verifica di quanto accaduto. I signori avevano pagato regolarmente quanto dovevano e, quindi, c'è un disservizio perché ho accertato che avevano tutti i documenti in regola, mentre non c'era l’autorizzazione all’uscita del defunto”.
Anna Restivo