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23/02/2024 08:42:00

Sicilia, uccide la zia per l'eredità. L'arma? Gli spaghetti...

 Uccide la zia per l'eredità dandole da mangiare cibo solido. E’ accusata di circonvenzione di incapace e omicidio aggravato la donna 58enne, agli arresti domiciliari, che ha provocato la morte di una prozia al fine di beneficiare dell’eredità. I fatti risalgono al 16 dicembre 2022, quando la vittima Maria Basso, di 80 anni, è deceduta in una casa di cura di Aci Castello, in provincia di Catania, dove risiedeva da circa quindici giorni. La donna indagata avrebbe provocato la morte della prozia facendole ingerire del cibo che la donna non avrebbe dovuto mangiare dovendosi alimentare solo di omogeneizzati e facendo poi ricondurre il decesso a cause naturali.

La nipote indagata è stata arrestata dai carabinieri della stazione di Aci Castello con il supporto dei militari dell'Arma della compagnia di Acireale e di Asiago (Vicenza). La donna è stata posta ai domiciliari con l'uso del braccialetto elettronico. Come ricostruito dalla Procura di Catania, il decesso sarebbe da collegare "all'ingestione avvenuta cinque giorni prima di cibi solidi, per lei fortemente dannosi a causa delle patologie da cui era affetta, che le consentivano di nutrirsi solo attraverso cibi omogeneizzati". Le indagini dei carabinieri, secondo l'accusa, avrebbero permesso di "fare luce sull'articolato disegno criminoso tessuto dall'indagata, che avrebbe causato la morte dell'anziana, ritenuta in un primo momento riconducibile a cause naturali, al fine di potere beneficiare della relativa eredità". Il progetto criminale della pronipote, ricostruisce la Procura di Catania, sarebbe stato "portato avanti facendo dapprima sottoscrivere all'anziana una procura generale anche per il compimento di atti di straordinaria amministrazione in proprio favore".

In seguito, le avrebbe anche fatto "sottoscrivere un testamento pubblico con cui, revocata ogni precedente disposizione, la istituiva quale unica erede universale". Un atto, contesta la Procura, firmato due giorni prima del "triste epilogo, allorquando, contravvenendo alle prescrizioni mediche, avrebbe portato fuori a pranzo l'anziana, facendole mangiare cibi solidi, a seguito della cui ingestione l'anziana sarebbe poi deceduta dopo giorni di sofferenze" a causa delle gravi difficoltà respiratorie (bronchite ab ingestis) conseguenti all'ingestione del cibo vietato.