Il nemico del giorno per il presidente del Trapani, Valerio Antonini, è la dirigente scolastica Margherita Ciotta, del Calvino - Amico. L'accusa, da parte del Trapani Shark, la squadra di basket, è quella, addirittura, di un "ricatto", come si legge in un lungo e poco pacato post pubblicato sul sito della società. Qui la nota.
"In una situazione disastrosa per ciò che concerne l’impiantistica sportiva nella città di Trapani, la dott.ssa Ciotta, in spregio a qualsiasi norma di buon senso e priva di quel senso civico che dovrebbe essere preminente nell’attività istituzionale da ella ricoperta, ha deliberatamente deciso di negare per ben due volte il rinnovo della Convenzione a suo tempo stipulata, privilegiando interessi di pochi a scapito di quelli di una comunità" scrive la società. Il riferimento è all'utilizzo, da parte della società, della palestra della scuola per fare allenare i ragazzi.
Perchè Antonini parla di "ricatto"? Perché sostiene che il niet alla prosecuzione dell'utilizzo della palestra della scuola "Calvino - Amico" sia dovuto al fatto che la dirigente voleva “convincere il Presidente Antonini ad accollarsi interamente l’onere di ristrutturazione di un’altra palestra, quella sita all’interno dell’Istituto Ipsia che da anni versa in un totale stato di abbandono ed i cui lavori di ristrutturazione sono stati stimati, a seguito di sopralluogo effettuato, per diverse decine di migliaia di euro".
Nell'attesa di capire anche le ragioni della dirigente, in città, come al solito, i tifosi si scatenano. Anche se andrebbe aperta una riflessione, più che altro, sul disastro dell'impiantistica sportiva a Trapani.