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02/03/2024 13:19:00

Strage Altavilla. Sabrina Fina chiede di essere interrogata: “Vuole chiarire la sua posizione"

 Sabrina Fina, coinvolta nella strage familiare di Altavilla Milicia insieme al marito Massimo Carandente, al muratore Giovanni Barreca e alla figlia di quest'ultimo di 17 anni, ha espresso il desiderio di essere ascoltata dai magistrati per chiarire la sua posizione. L'avvocato Marco Rocca, che rappresenta la coppia di coniugi, ha dichiarato che la sua assistita desidera far luce sulle versioni uscite soprattutto da parte di Barreca, le quali non riflettono fedelmente quanto accaduto nella casa, e quindi ha predisposto una richiesta ai magistrati per fissare un interrogatorio. Nei prossimi giorni, i genitori di Sabrina Fina si recheranno in carcere per incontrare la figlia.

In merito a Massimo Carandente, l'avvocato ha dichiarato di credere che anche lui desideri essere ascoltato dai magistrati di Termini Imerese, poiché ci sono molti aspetti da chiarire e spiegare per far luce sulla tragedia avvenuta nella villetta di Altavilla.

Nella strage di Altavilla Milicia, tre persone sono state uccise: Antonella Salamone, moglie di Giovanni Barreca, e i due figli della coppia di 16 e 5 anni. Barreca è stato autorizzato a sottoporsi a una consulenza psichiatrica di parte, richiesta dal suo avvocato Giancarlo Barracato. Il muratore verrà esaminato da due specialisti, lo psichiatra Alberto Caputo e la criminologa Roberta Bruzzone.

I due predicatori "fratelli di Dio" avrebbero assistito Barreca e la figlia di 17 anni nel tentativo di "allontanare il demonio" da Antonella Salamone, torturata, uccisa, bruciata e seppellita nel giardino della villetta di Altavilla. Un "esorcismo" sarebbe stato effettuato anche nei confronti dei due figli di Barreca, anch'essi torturati e assassinati durante la settimana tra il 5 febbraio e la notte tra il 10 e l'11 febbraio.

Dopo la strage familiare, Giovanni Barreca, in stato confusionale, aveva dichiarato che nella villa c'era anche la figlia maggiore, che venne trovata addormentata dai militari e successivamente arrestata e portata in carcere.