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04/03/2024 06:00:00

Consiglio comunale straordinario a Trapani. L'unica certezza è la crisi irdrica

L’unica certezza è la crisi idrica. Per la maggioranza quella che verrà, per l’opposizione quella che c’è. Questo il risultato della seduta fiume del consiglio comunale straordinario, durato circa cinque ore, richiesta dall’opposizione per affrontare il grande teme che affligge Trapani: l’acqua.

Il capoluogo soffre per la fragilità della rete idrica, negli scorsi giorni la città ha subito disagi di approvvigionamento per un’interruzione di corrente a Bresciana causato dalle copiose piogge, che ha fatto saltare l’erogazione di acqua in centro storico.

“Abbiamo discusso in aula, ma al momento la situazione su Bresciana rimane invariata – dichiara Peppe Guaiana, capogruppo di Amo Trapani, primo firmatario per il Consiglio straordinario -. La colpa viene sempre data ad altri, ma non si prendono provvedimenti che possano garantire l’erogazione idrica dai pozzi di Bresciana. Come dotare l’impianto di telecamere, allarmarlo o magari installare degli stabilizzatori per evitare sbalzi di corrente, proprio quelli che interrompono il servizio”.

Oltre la grave crisi idrica che ha colpito la città di Trapani per problemi dovuti alla rottura della condotta di Bresciana sulla strada Erice – Mazzara, il Comune deve affrontare l’emergenza della carenza di acqua che travolge la Sicilia, unica regione d’Italia, e tra le poche d’Europa, in zona rossa per carenza di risorse idriche già a febbraio. “Nel prossimo periodo si prospetta – ha dichiarato Giusi Ilenia Poma di Trapani Tua - che i nostri bacini disporranno di un quantitativo di acqua che può garantire la distribuzione fino ad aprile mantenendo quella attuale. Fino massimo a luglio, se continuano a ridurre il quantitativo erogato”.

“È importante rimettere in funzione alcuni pozzi così, da dotare Trapani del quantitativo d’acqua necessario per la vivibilità – prosegue Guiaiana –. Siamo in continua emergenza. La città non ha mai avuto tante interruzioni di fornitura idrica da quando amministra Tranchida. Con Damiano, poi avevamo un credito di un milione con Siciliacque, oggi abbiamo debiti. Bisogna prevenire se si è buoni amministratori e oggi si fa manutenzione ai pozzi solo per l’emergenza della Regione”.

“I problemi di Trapani sono strutturali – replica Giulia Passalacqua, capogruppo del Pd -. Oggi siamo in emergenza e il caso va affrontato con la Regione. Si necessita di interventi drastici e definitivi, ma il Comune non può affrontarli da solo. In Consiglio Francesco Gruppuso, presidente dell’Assemblea Territoriale Idrica, ha spiegato come sia l’Ati a dover intervenire per sistemare le condutture trapanesi. I fondi del Pnrr erano disponibili solo per gli Enti e non per i Comuni”.