L’assalto all’aeroporto di Trapani termina ancora prima di iniziare. L’imprenditore Valerio Antonini fa marcia indietro e rinuncia alla scalata. Doveva presentare un business plan per comprare le quote di Airgest ma la Regione gli ha chiuso la porta in faccia, neanche il tempo di bussare. E così, il padrone delle squadre di basket e calcio di Trapani e di Telesud, ci rinuncia e toglie dalla lista della spesa il “Vincenzo Florio”.
E’ stato lo stesso imprenditore romano, nei giorni scorsi, a rivelare la sua intenzione, in una puntata dell'inchiesta giornalistica, a firma di Nicola Biondo e Giacomo Di Girolamo, che Tp24 gli ha dedicato, per approfondire, appunto, le sue relazioni, gli affari, e le ambizioni (reportage che ha portato a reazioni scomposte del diretto interessato, ma questa è un'altra storia ...).
“Stiamo preparando un business plan per presentare l’offerta” aveva detto Antonini che, tra l’altro, nel suo staff di consulenti, come legale, ha Riccardo Schifani, il figlio del presidente della Regione, Renato. E questo ha autorizzato più di una perplessità sull'operazione, dato che l'Airgest, la società che gestisce l'aeroporto, è al 99% di proprietà della Regione Siciliana.
In queste ore lo stesso presidente della Regione, Renato Schifani, ha bloccato ogni pretesa.
“Non ho mai parlato di vendita dell’aeroporto di Trapani, che è in piena salute”, ha sottolineato Schifani rispondendo a una domanda sulla richiesta di incontro avanzata dal sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, dopo le voci di interessamenti da parte di Antonini sullo scalo ‘Vincenzo Florio’.
“Airgest, società che gestisce Birgi, ha registrato un conto economico attivo per la prima volta e anche i voli internazionali sono aumentati – ha aggiunto Schifani -. La società sta recuperando ed è in utile. L’aeroporto, inoltre, ci ha dato una grossa mano in occasione dell’incendio della scorsa estate a Fontanarossa, dimostrando grande professionalità”.
Da lì l'annuncio di Antonini. “Ho manifestato apertamente il mio interesse per l’acquisto dell’aeroporto di Trapani perché mi ero convinto, leggendo i bilanci e i vari articoli comparsi sui giornali di tutta la Sicilia nel 2023, che fosse importante dare il mio contributo per quel salto di qualità che necessita per uno slancio turistico commerciale della provincia” ha dichiarato in una nota Antonini.
Poi però la marcia indietro. “A seguito del clamore scatenatosi dopo il mio interesse, appare evidente che non si necessita del mio ingresso a maggior ragione dopo le ultime indicazioni della Regione Sicilia che sottolinea come l’Aeroporto sia in piena salute e i bilanci in attivo. Augurando pertanto al loro Presidente Ombra lunga vita in sella ad Airgest nella speranza che quanto da lui promesso alla comunità si realizzi, mi ritiro in buon ordine, concentrando da oggi in poi le mie attenzioni sullo Sport e Telesud”.
Marcia indietro che non arriva per caso, ma dopo che dalla Regione è arrivato il “niet” alle pretese di Antonini di assurgere a uomo della provvidenza. L’aeroporto resta della Regione Siciliana e Salvatore Ombra presidente.
Tra Antonini e lo stesso Ombra, tra l’altro, ci sono stati degli screzi in questi giorni.
E proprio il presidente di Airgest ha reagito con queste parole alle dichiarazioni di Schifani.
“Desidero esprimere profondo apprezzamento per l’impegno che l’assessore ai Trasporti Alessandro Aricò e il governo regionale portano avanti a favore del diritto dei siciliani di volare. Dimostrando di essere fermamente convinti che la condizione di insularità non può essere un limite per la libertà di studiare, lavorare e curarsi quando serve fuori dalla Sicilia. Chiunque faccia parte del mondo dell’aviazione civile non può non rendersi conto della grande attenzione che il presidente Schifani e l’assessore Aricò stando tributando a questo settore strategico.
Inoltre, oggi, in occasione della presentazione del nuovo provvedimento del Governo contro il caro voli, il presidente della Regione, Renato Schifani ha espresso parole di apprezzamento verso i risultati e il lavoro svolto dall’aeroporto di Trapani Birgi. Tale stima ci rende grati e ci spinge a fare sempre di più e meglio”.
È il commento del presidente di Airgest, società di gestione dell’aeroporto di Trapani Birgi sulle ultime iniziative del governo per combattere l’aumento dei prezzi dei biglietti aerei.
Gli uomini più vicini a Schifani già nei giorni scorsi hanno posto un alt a rumor e indiscrezioni, per non trovare il governo regionale invischiato in nuove ed imbarazzanti polemiche nella gestione di un delicato dossier, quello degli aeroporti siciliani, che comunque ha una sua direttrice ben precisa. La decisione, infatti, su Trapani Birgi è già nota da tempo. Completata l'opera di definitivo rilancio dello scalo a cura del presidente uscente, l'imprenditore marsalese Salvatore Ombra, la Regione è più che mai convinta di operare una fusione delle due società Airgest e Gesap, la società che gestisce lo scalo aeroportuale di Palermo Punta Raisi, per dare via ad un nuovo modello di management. Con quali obiettivi e in che modo è ancora tutto da decidere, ma di certo, non c'è spazio per una cessione di quote ai privati, dopo che la Regione, in questi anni, si è svenata con iniezione continua di liquidità (tra l'altro, sottraendo ai soci privati progressivamente sempre più quote e peso).
E non c’è spazio per Antonini che rimette nel cassetto il suo progetto per Birgi. L’imprenditore romano adesso su cosa metterà gli occhi in questa sorta di shopping compulsivo?