"La battaglia di Andrea Bulgarella non è una rivendicazione personale, ma una riflessione sul ruolo di certa parte della magistratura, a Trapani e non solo". Lo dice Maurizio Miceli. L'avvocato, coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia, interviene sull'esposto presentato giorni fa dall'imprenditore trapanese.
Andrea Bulgarella è sceso in campo per difendere la sua reputazione e la sua storia imprenditoriale. Ha presentato un esposto a due procure, a Genova e Caltanissetta, per fare luce su una serie di vicende che, a suo dire, lo hanno danneggiato ingiustamente per anni.
Al centro dell'esposto ci sono le inchieste che lo hanno coinvolto. Bulgarella sostiene che queste accuse, che definisce "ingiuste", gli abbiano arrecato un grave danno, sia dal punto di vista economico che per la sua immagine pubblica.
Nella sua ricostruzione, che abbraccia un arco temporale dagli anni '90 al 2015, l'imprenditore ripercorre le tappe della sua attività e le vicende giudiziarie che lo hanno toccato. Si definisce vittima di un sistema che lo avrebbe "crocifisso" pubblicamente.
Con parole forti, denuncia un vero e proprio "disegno criminoso": "Il sistema a Trapani - afferma - ha deciso di distruggermi perché mi opponevo, denunciavo e difendevo la mia città e la Sicilia contro gli speculatori del Nord, conniventi con la mafia e con certi potentati della politica e della finanza".
Un'accusa pesante che punta il dito contro un sistema complesso e articolato. Ora si attende la risposta delle procure di Genova e Caltanissetta, che dovranno vagliare le contestazioni di Bulgarella e fare luce su una vicenda che si preannuncia intricata e ricca di colpi di scena.
Nuove luci potrebbero accendersi su un capitolo controverso della storia imprenditoriale e giudiziaria del territorio trapanese.
Nei giorni scorsi Tp24 ha scoltato il parere di uno degli investigatori più importanti, negli anni '90, in provincia di Trapani, Elio Dell'Anna. Maurizio Miceli appartiene ad un'altra generazione, quei fatti non li conosce direttamente, ma ha sempre cercato di approfondire ed entrare nel merito nelle vicende giudiziarie e politiche di Trapani.
Miceli è anche intervenuto nel congresso provinciale del Psi, citando proprio il caso Bulgarella: "Mi sembrava quella una sede opportuna, perchè le vicende giudiziarie hanno modificato la storia del Partito Socialista in Italia, e recentemente Andrea Bulgarella ha proprio denunciato il caso di un metodo e di un sistema che ha cercato distruggerlo". Miceli ha chiaro lo sviluppo degli eventi nel tempo: "Bulgarella non solo è sopravvissuto, ma, nel tempo, i magistrati che indagavano su di lui sono stati o arrestati, come nel caso del procuratore Costa, o trasferiti, come nel caso di Taurisano". "Ma a parte questo - aggiunge Miceli - Bulgarella ha dovuto sopportare il gioco sporco dei finti pentiti e degli avvocati e consulenti compiacenti che su indicazione della procure lo hanno combattuto senza trovare nulla, ma distruggendone la reputazione".
"Le conseguenze - dice Miceli - sono state gravissime, hanno compromesso l'agibilità della sua azienda, la possibilità di operare sui conti correnti. Pensate che nonostante sia stato archiviato con formula piena, ancora oggi lui soffre gli alert bancari e accanto a lui c'è il marchio infamante della " bad reputation".
Per Miceli il caso Bulgarella è politico: "Quello che è accaduto a lui è l'emblema di come ci siano state e ci sono partite che depredano il Ssud italia e le imprese virtuose... Bulgarella ci dice una grande verità, e lo fa non per tornaconto personale (per età e obiettivi raggiunti non ha nulla da dimostrare a nessuno), ma interessa per ristabilire un principio e la dignità di Trapani, dobbiamo avere consapevolezza della nostra eccellenza".