Ha aggredito e minacciato più volte la compagna, anche davanti ai loro figli minorenni, poi, una volta che lei è andata via di casa, ha iniziato a perseguitarla, fino anche a diffondere alcuni loro video hot. Ora nei confronti dell’uomo, un 37enne, – accusato di atti persecutori e del cosiddetto revenge porn – è stata disposta la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla donna, ai loro figli ed ai genitori di lei, oltre al divieto di dimora ad Assisi.
Ad eseguire la misura disposta dal gip di Perugia, su richiesta della Procura, è stata la polizia di Marsala, dove l’uomo è stato rintracciato.
Le indagini da parte del commissariato di polizia di Assisi sono iniziate dopo la querela della donna. È emerso che negli ultimi tre mesi, in più occasioni, l’uomo – quasi sempre in stato di alterazione psicofisica – si sarebbe reso protagonista in modo abituale e continuativo di vessazioni, aggressioni verbali e fisiche, ingiurie e minacce nei confronti della compagna, in alcuni casi anche alla presenza dei figli della coppia, minorenni. La condotta del 37enne ha indotto la vittima a trasferirsi in un’altra abitazione ma nemmeno questo sarebbe bastato a far interrompere la condotta persecutoria. L’indagato, infatti, avrebbe continuato a contattarla insistentemente al telefono, minacciando lei e i suoi familiari.
Nel corso delle indagini, è emerso che il 37enne ha minacciato la donna di diffondere a terze persone e sui social alcuni video che li ritraevano in atteggiamenti intimi, condotta poi attuata con la effettiva diffusione del materiale hot a terzi, all’insaputa e senza il consenso della vittima.
Ad aggravare la posizione dell’indagato, inoltre, il fatto di aver rivolto il proprio atteggiamento intimidatorio e persecutorio anche nei confronti del padre della compagna, al quale ha inviato numerosi messaggi, alcuni contenenti minacce di morte. Il comportamento del 37enne ha ingenerato uno stato di ansia e paura che hanno indotto la vittima a denunciare l’accaduto al personale del Commissariato di pubblica sicurezza di Assisi.
Accertata la presenza dell’uomo in Sicilia, è stata delegata l’esecuzione della misura al commissariato di pubblica sicurezza di Marsala che, unitamente al personale del Centro Operativo Sicurezza Cibernetica della Sicilia, hanno rintracciato l’uomo e notificato il provvedimento. In sede di interrogatorio di garanzia, l’indagato si e avvalso della facoltà di non rispondere.