L'ex procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia, è stato nominato legale dall'architetto campobellese Massimo Gentile, arrestato nei giorni scorsi dai militari del ROS perchè ritenuto uno dei fiancheggiatori del boss Matteo Messina Denaro durante la sua latitanza.
Nello specifico l'accusa è di aver prestato la sua identità al boss castelvetranese, grazie alla quale, quest'ultimo ha comprato una moto e un'auto.
Oggi Gentile che lavora a Limbiate, in provincia di Monza Brianza, verrà interrogato in videoconferenza dal giudice delle indagini preliminari Alfredo Montalto che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare.
"Ho accettato questo caso con riserva - dice l'avvocato Ingroia -. Riconosco che ci sono elementi consistenti nei confronti di Gentile, ma i suoi familiari mi hanno assicurato che potrà dare spiegazioni per quanto contestato".
Ingroia annuncia anche quello che sarà un punto di forza della difesa: "Gentile, negli anni scorsi, avrebbe denunciato dei mafiosi che lo minacciavano quando gestiva un ristorante e fu costretto a chiuderlo".