17,00 - Completamente asservita alla cooperativa. E' questo il ritratto che gli investigatori fanno di Maria Pia Falco, la funzionaria del Comune di Marsala arrestata oggi, insieme all'ex dirigente del Comune, Nicola Fiocca.
Nel corso delle attività di indagine sono state provate le interessenze fra Falco e la Nido D'Argento. In particolare, dall'analisi della documentazione sequestrata presso il Comune e, soprattutio, attraverso l'ascolto delle conversazioni fra i responsabili della cooperativa - in particolare Giuseppe Gaglio - e la funzionaria è emersa una fitta rete di rapporti, con incontri anche a pranzo e a cena in ristoranti di Marsala e Trapani.
Scrivono gli investigatori: "E' apparso nequivocabile il completo asservimento della FALCO agli interessi della cooperativa" ed al fatto che "alle prestazioni instancabilmente svolte presso il Comune di Marsala corrispondessero erogazioni periodiche di denaro nei suoi confronti".
Secondo le intercettazioni, in alcuni casi la richiesta dei soldi avveniva in maniera "sfacciata". Le ingerenze della Falco, per conto della cooperativa, riguardavano il servizio Home Care Premium, ma anche la procedura di affidamento della gara per il centro ricreativo Helios per Disabili e ancora riguardo alla cooprogettazione del fondo povertà: "Comunque se io dovessi sapere qualcosa stai tranquillo che al solito cercherò di risolvere, va bene? a breve pubblichiamo l'avviso per. ..l' Helios, appena lo pubblichiamo te lo faccio sapere, va bene? sì, diciamo che sono il Rup...".
14,00 - “Facciamo come per i servizi segreti, distruggi questa mail”. Così scriveva Maria Pia Falco, funzionaria del comune di Marsala, definita perfino “stipendiata” da uno degli imprenditori da lei favoriti in una conversazione intercettata, viste le elargizioni ricevute. È una mail del 5 aprile 2022 che Falco effettivamente cancellerà, ma che i carabinieri troveranno nei dispositivi del destinatario, ovvero ad una dipendente della cooperativa Nido d’Argento, la società cooperativa di Partinico che – secondo gli inquirenti – riusciva ad ottenere appalti per i servizi sociali grazie alle regalie a vari funzionari pubblici sparsi in vari comune della Sicilia occidentale.
Una cooperativa che aveva appunto dato nell’occhio per il numero di appalti vinti. Per questo Falco nella mail scrive: “Da quando ho pubblicato l’avviso per il nuovo bando indicando la Nido d’Argento, come ente gestore è successo quelle che in anni non è mai successo, poiché a quanto pare c’è stato un difetto di comunicazione, è scoppiato il caso, perché parecchia gente, compresi gli pseudo giornalisti, non hanno altri argomenti da attenzionare”. E per questa attenzione degli “pseudo giornalisti”, la funzionaria suggerisce di “ammortizzare la situazione… Giuseppe deve intervenire, anche se in maniera più latente”.
A dovere intervenire sarebbe Giuseppe Gaglio, rappresentante legale della Nido d’Argento. Le indagini hanno portato alla luce un giro di regalie finalizzate all’aggiudicazione degli appalti. Un’operazione che ha portato oggi in carcere Gaglio, assieme a Massimiliano Terzo, dipendente della cooperativa ma “dotato di pieni poteri decisionali” e Gaetano Di Giovanni, dirigente del distretto socio sanitario, nonché capo dei vigili urbani di Agrigento.
Sono sei le persone invece finite ai domiciliari, tra cui la funzionaria Falco, l’ex sindaco di Partinico Salvatore Lo Biundo, ex Udc e poi transitato nel Pd dal quale è uscito nel 2017, Giuseppe Chiaramonte e Francesco Chiavello, dipendente ed ex dipendente della Nido d’Argento, e Aldo Raimondi, responsabile del settore Politiche Sociali e Culturali del Comune di S. Cataldo (Cl). Sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio, invece, per Maria Rita Milazzo, dirigente del comune di Balestrate, Michela Sclafani, funzionaria dell’ufficio direzione Politiche sociali della Città Metropolitana di Palermo, e Antonino Geraci, presidente della commissione aggiudicatrice nella gara per l’affidamento della gestione e realizzazione “Azione A Rafforzamento dei Servizi Sociali”.
Tutti sono accusati a vario titolo di associazione finalizzata alla corruzione, corruzione, turbata libertà degli incanti e istigazione alla corruzione.
13,00 - E' accusata di essersi divisa anche 28mila euro dovuti al servizio per l'assistenza ai disabili, la funzionaria del Comune di Marsala Maria Pia Falco, classe '66, da oggi ai domiciliari, nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Palermo.
Falco, istruttore direttivo presso il Settore Servizi alla persona del Comune di Marsala, e Nicola Fiocca, dirigente (oggi in pensione, anche per lui è scattato l'arresto) hanno omesso o compiuto atti contrari ai loro doveri d'ufficio in favore della cooperativa Nido D'Argento, che gestiva diversi servizi socio assistenziali affidati alla cooperativa dal Comune, ricevendo diverse utilità e somme di denaro.
La Procura ritiene di avere le prove della consegna a Falco di 1200 euro, nel Maggio 2020, e di altre somme simili nel 2021.
In cambio Falco, con la complicità di Fiocca, violando i doveri di imparzialità, trasparenza e fedeltà connessi alla sua funzione, curava la regolarità dei pagamenti alla cooperativa, l'accreditamento, intervendo anche presso gli altri uffici del Comune, magari anche per sanare alcuni errori nelle procedure.
Falco si è anche appropriata di 28.344,75 euro, somma residua del servizio Home Care Premium, cioè di assistenza domiciliare ai disabili. Gaglio, l'imprenditore al centro della coop "Nidi d'Argento" ha emesso una fattura fittizia per questi importi, quando in realtà nulla era dovuto alla coop. I due poi si sono divisi la somma, scrive nell'ordinanza il Gip.
12,00 - C'è anche Nicola Fiocca, l'ex dirigente del Comune di Marsala, da poco in pensione, tra le persone arrestate nell'ambito di alcuni casi di corruzione che hanno al centro la cooperativa Nido d'Argento.
Fiocca è fuori Marsala, e l'ordinanza, pertanto non gli è stata ancora notificata. Ma sta ritornando in città, dove sarà sottoposto ai domiciliari.
E' stata arrestata anche una funzionaria, Maria Pia Falco.
Di recente Nicola Fiocca era finito al centro delle polemiche, a Marsala, per il caso dell'assunzione al Comune della figlia, Francesca Fiocca, in un concorso dove lui era presidente di commissione. Una vicenda mai del tutto chiarita, nè dal Sindaco, Massimo Grillo, né dal segretario del Comune di Marsala, né dai diretti interessati.
Classe '55, Nicola Fiocca comincia la sua carriera al Comune nell'86, quando fu assunto come Capo Sezione Ragioneria. Nel '92 il primo incarico di dirigente del settore Finanze. Dal 2002 è stato anche vice segretario generale del Comune. E' andato in pensione poco tempo fa.
11,00 - C'è anche la funzionaria del Comune di Marsala Maria Pia Falco tra le persone arrestate oggi nell'ambito di un blitz in Sicilia su alcuni casi di corruzione che vedono al centro la cooperativa "Nido d'Argento".
Un giro di tangenti che riguarda tutta la Sicilia, e sul quale indaga la Procura di Palermo.
Gli arrestati avrebbero corrotto con gioielli, denaro, olio, panettoni e offerte di assunzioni una serie di funzionari pubblici di diversi Comuni siciliani per vincere gare, ottenere rimborsi, accelerare pratiche.
L'ennesimo giro di tangenti scoperto dai Carabinieri di Palermo ha al centro il responsabile e alcuni dipendenti di una cooperativa sociale di Partinico che gestisce servizi per anziani, disabili e minori e una serie di pubblici ufficiali "infedeli".
L'indagine, coordinata dalla Procura di Palermo, guidata da Maurizio de Lucia, ha portato a 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 6 misure di arresti domiciliari e 3 sospensioni.
Le manette sono scattate per Giuseppe Gaglio, legale rappresentante e presidente del cda della cooperativa Nido d'Argento, Massimiliano Terzo, dipendente della coop e Gaetano Di Giovanni dirigente del distretto socio sanitario di Agrigento e capo dei vigili.
I domiciliari sono stati disposti per Giuseppe Chiaramonte e Francesco Chiavello, dipendente ed ex dipendente della Nido D'Argento, per l'ex sindaco di Partinico Salvatore Lo Biundo, per Maria Pia Falco, istruttore direttivo al Comune di Marsala e Aldo Raimondi, responsabile del settore Politiche Sociali e Culturali del Comune di S. Cataldo (Cl). Un sesto destinatario degli arresti domiciliari è ancora ricercato. La sospensione dall'esercizio del pubblico ufficio è stata invece notificata a Maria Rita Milazzo, dirigente del Comune di Balestrate, Michela Sclafani, funzionaria dell'ufficio direzione Politiche sociali della Città Metropolitana di Palermo e Antonino Geraci, presidente della commissione aggiudicatrice nella gara per l'affidamento della gestione e realizzazione "Azione A Rafforzamento dei Servizi Sociali". Gli indagati sono accusati a vario titolo di associazione finalizzata alla corruzione, corruzione, turbata libertà degli incanti e istigazione alla corruzione.