E’ attesa per questo pomeriggio (15.30), in Tribunale, a Marsala, la testimonianza del sindaco di Campobello di Mazara, Giuseppe Castiglione, nel processo al medico Alfonso Tumbarello, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e falso in atti pubblici per avere redatto numerosi certificati a nome di “Bonafede Andrea”, classe ’63, per consentire al capomafia castelvetranese Matteo Messina Denaro di potersi curare.
Oltre a Castiglione, il pm della Dda di Palermo Gianluca De Leo ha citato anche la segretaria del medico. Quando fu arrestato Tumbarello, il 7 febbraio 2023, il sindaco Castiglione si disse “sorpreso e ferito” alla notizia dell’arresto del medico e di Andrea Bonafede, ma anche della frase scritta dal pm della Dda di Palermo Paolo Guido nella richiesta di custodia cautelare, secondo cui è stato il clima di profonda omertà a consentire a Matteo Messina Denaro di condurre agevolmente la propria vita per 30 anni di latitanza.
“Sorprende e ferisce leggere di ‘assordante silenzio dell’intera comunità campobellese’. Se la presenza del superlatitante a Campobello era così palese ed evidente a tutti, mi chiedo come mai non sia stato trovato prima?” chiese Castiglione, per poi aggiungere: “Sono profondamente amareggiato e, al contempo, incredulo nell’apprendere di questi nuovi arresti a Campobello di Mazara e della ricaduta che questi avvenimenti sta avendo sulla parte onesta della comunità campobellese, che sta subendo ingiustamente l’onta di comportamenti criminali di cui non è responsabile e che fortemente rinnega”. Il sindaco aggiunse: “Chi ha responsabilità paghi, liberando il resto della comunità da questa infamia che a tutti i livelli ci sta cadendo addosso. Confido nel lavoro delle forze dell’ordine e mi auguro che l’indagine possa veramente far luce sulle reali responsabilità, sgombrando ogni ombra dai cittadini onesti che mi sento di rappresentare”.