Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
23/04/2024 17:20:00

Cane trovato agonizzante in un cassonetto dei rifiuti


 Un cane è stato trovato in fin di vita in un cassonetto dei rifiuti nel quartiere Cruillas di Palermo. L'animale, un meticcio di piccola taglia, era agonizzante e presentava una emorragia cerebrale e dei fori sulla testa.

A lanciare l'allarme è stata una donna che ha sentito i lamenti del cane provenire dai cassonetti. La donna ha immediatamente allertato i volontari dell'associazione animalista che sono intervenuti sul posto per soccorrere il povero animale.

Il cane è stato trasportato d'urgenza presso la clinica veterinaria dove è stato ricoverato in gravi condizioni. I veterinari hanno riscontrato un'emorragia cerebrale e diverse ferite alla testa, che potrebbero essere state causate da colpi di arma da fuoco.

"Abbiamo soccorso il cane trovato nella spazzatura - ha raccontato Valeria Galletti, animalista che si sta occupando del caso - Siamo andati in clinica, è in agonia, con emorragia cerebrale e in stato comatoso. Ha dei buchi in testa. Non si sa se gli abbiano sparato".

 Le condizioni del cane sono estremamente gravi e i veterinari si sono riservati la prognosi. Sull'episodio indaga la Polizia, che sta cercando di chiarire se il cane sia stato effettivamente vittima di un'aggressione e, in tal caso, di identificare i responsabili.  Grande indignazione tra gli animalisti e sui social network, dove sono stati pubblicati numerosi messaggi di solidarietà al cane e di condanna per il gesto crudele di chi lo ha abbandonato e, forse, ferito.