Ancora una grave incidente sul lavoro in Sicilia. Un marittimo ieri è rimasto ferito gravemente ad una gamba a causa della rottura della cima d'ormeggio, spezzata dalle forti raffiche di vento. L'incidente si è verificato al porto di Santa Marina Salina, nelle Isole Eolie, durante le manovre di attracco del traghetto Nerea della Siremar.
Secondo le prime ricostruzioni, l'incidente è avvenuto durante l'attracco in condizioni meteo avverse, con il traghetto sferzato da una bufera di vento. La cima d'ormeggio, cedendo all'improvviso, ha colpito il marittimo alla gamba, provocandogli una sospetta lesione dell'arteria femorale.
Immediato l'intervento dell'equipaggio e del medico di bordo, che hanno prestato le prime cure al ferito. Successivamente, il marittimo è stato stabilizzato presso l'ospedale di Lipari e poi trasferito al Policlinico di Messina per un intervento chirurgico necessario a causa della rottura dell'arteria femorale.
L'episodio solleva ancora una volta la questione della sicurezza sul lavoro a bordo dei traghetti e dell'adeguatezza delle strutture sanitarie presenti nelle isole minori. L'ospedale di Lipari, infatti, non è attrezzato per affrontare emergenze di questo tipo, costringendo al trasferimento in elisoccorso dei pazienti gravi, quando le condizioni meteo lo permettono.
Sulla vicenda è stata aperta un'indagine da parte della Guardia Costiera, che sta procedendo all'interrogatorio dei membri dell'equipaggio, compreso il comandante.
L'incidente avvenuto al marittimo sull'isola delle Eolie, ricorda quello costato la vita al marittimo trapanese, Gaspare Davì, morto a marzo nel porto di Napoli. Il 43enne è rimasto schiacciato da un tir durante l'imbarco dei traghetti della GNV, compagnia per la quale lavorava.