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20/05/2024 15:30:00

Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno - ZES UNICA. Sbloccato il credito d'imposta

Dal 1° gennaio 2024 è istituita la Zona economica speciale per il Mezzogiorno – ZES unica, che ricomprende i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna. La Zona Economica Speciale è dunque una zona delimitata del territorio dello Stato nella quale, l’esercizio di attività economiche e imprenditoriali può beneficiare di speciali condizioni in relazione agli investimenti e allo sviluppo d’impresa.
Un primo passo è stato fatto con lo Sportello unico digitale ZES il cosiddetto S.U.D. ZES. che ha l'obiettivo di garantire un rilancio unitario delle attività produttive del territorio delle regioni del Mezzogiorno e al suo interno confluiscono gli sportelli unici digitali attivati ed al quale sono attribuite le funzioni dello sportello unico per le attività produttive (SUAP).

Altro atteso provvedimento è quello relativo all’assegnazione del credito di imposta per investimenti nella misura massima consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027. Detto intervento vale 1,8 miliardi di euro stanziati con il decreto Sud.
E’ di questi giorni la notizia che il ministro Giorgetti ha firmato il decreto attuativo della misura, il cui testo non è ancora disponibile. Si sa di certo che dal 12 giugno al 12 luglio le imprese interessate dovranno comunicare all’Agenzia delle Entrate l’ammontare delle spese ammissibili sostenute dal 1° gennaio 2024 e quelle che intendono effettuare fino al prossimo 15 novembre.

Il credito d’imposta è aperto a tutte le imprese, indipendentemente da forma giuridica e regime contabile, già operative o che si insediano nella Zes unica, per investimenti iniziali, tra 200mila euro e 100 milioni. Sono agevolati l’acquisto o il leasing di macchinari, impianti e attrezzature. È ammesso anche l’acquisto di terreni e l’acquisizione, realizzazione o l’ampliamento di immobili strumentali, ma solo entro il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato. Il credito d’imposta Zes non sarà cumulabile con quello del programma Transizione 5.0 mentre la cumulabilità è prevista con incentivi che non sono aiuti di Stato, con aiuti de minimis e con altri aiuti di Stato che hanno ad oggetto i medesimi costi a condizione che il cumulo non porti al superamento dell’intensità di aiuto più elevata consentita dalle regole Ue.

Ad ogni modo non risultano agevolabili i progetti di investimento di importo inferiore a 200.000 euro. Attenzione, sono esclusi dall’agevolazione i seguenti settori: dell’industria siderurgica, carbonifera e della lignite, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione, dello stoccaggio, della trasmissione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, della banda larga nonché dei settori creditizio, finanziario e assicurativo.

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