La rete fognaria di Villa Rosina non è inclusa nella pioggia dei finanziamenti per infrastrutture e ambiente destinate al territorio Trapanese e previsti dal Fsc - Fondo di sviluppo e coesione 2021 -2027.
Pioggia di fondi nel trapanese
L’accordo è stato siglato proprio lunedì a Palermo dal presidente della Regione Renato Schifani e dal premier Giorgia Meloni e per il solo territorio Trapanese ha dedicato circa 170 milioni di euro per poco meno di 40 opere pubbliche. La maggior parte dei fondi sono investiti in infrastrutture.
Si passa da opere di importanza strategica per affrontare l’emergenza idrica e la siccità, come il recupero del dissalatore di Trapani in disuso da oltre 10 anni e oggetto di vandalismo perché in abbandono, con un investimento di circa 32 milioni, a sei diversi interventi di riammodernamento dell’aeroporto di Trapani Birgi per circa 12 milioni e che comprendono la manutenzione del depuratore. Si hanno poi interventi sulle scuole e sulle opere di valore culturale, come la Tonnara di Favignana.
La grande assente: villa Rosina
Non ci sono i 14 milioni e mezzo per finanziare le opere di riqualificazione del quartiere di villa Rosina dove, in alcune aree mancano, la rete idrica e fognaria. È quindi sfumata la possibilità di avere un finanziamento immediato attraverso i Fonti sviluppo, per due progetti per l'urbanizzazione di villa Rosina. Uno è da 5,5 milioni di euro, mentre l’altro da 8,5 milioni, entrambi presentati dall’amministrazione comunale nel maggio e nel dicembre 2023. Il nulla di fatto era stato preventivato, e l’alternativa per il Comune è chiedere un prestito alla Banca, ora possibile grazie all’approvazione del Bilancio 2024- 2026.
Le reazioni all’esclusione
Dure le contestazioni dei deputati regionali trapanesi a margine della conferenza stampa dei gruppi di opposizione all’ARS che contestano tempi e modi della maggioranza di Governo che hanno deciso quali opere e interventi finanziare con i fondi FSC.
Cristina Ciminnisi- deputata regionale del M5s ha dichiarato: “Sono indignata rispetto alla scelta di Meloni e Schifani di firmare oggi a Palermo, in piena campagna elettorale e bypassando il Parlamento, l’Accordo di Coesione con cui si decidono opere ed interventi finanziati sul FSC 2021/2027.Parliamo – spiega Ciminnisi – di quei fondi che già vengono sottratti alle nostre infrastrutture per fare il Ponte sullo Stretto e gli inceneritori in Sicilia, e adesso non sappiamo nemmeno quali opere andranno a finanziare, né secondo quali criteri sono stati scelti gli interventi da finanziare.
Naturalmente, nemmeno a dirlo, sembrerebbe che le opere di urbanizzazione di Villa Rosina non siano state inserite e quindi, se dovesse essere confermato quanto emerge da una prima analisi sui documenti, resi noti solo un paio di ore fa, l’intervento di cui avevo chiesto il finanziamento in Commissione UE rimarrebbe escluso. Spero di essere smentita, ma adesso mi chiedo – conclude Ciminnisi -, cosa diranno ai trapanesi, i miei colleghi deputati di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega che avevano preso l’impegno con i cittadini? ! Rimane saldo il mio impegno per Villa Rosina, ma ricordatevi dei parolai quando verranno a chiedervi di nuovo il voto!”.
Dario Safina – deputato regionale del Pd: “Avevamo già chiesto nello scorso mese di aprile che i due progetti di rigenerazione urbana, per un ammontare di circa 14 milioni di euro, venissero proposti al ministro Fitto come finanziabili all’interno dei Fondi di sviluppo e coesione – ha ricordato Safina -. Ma come al solito il presidente Schifani e la sua squadra hanno fatto orecchie da mercante. Nonostante, tra l’altro, il Comune di Trapani avesse già fornito tutte le carte necessarie, alla luce della nuova legge sugli appalti.
Avevamo già chiesto nello scorso mese di aprile che i due progetti di rigenerazione urbana, per un ammontare di circa 14 milioni di euro, venissero proposti al ministro Fitto come finanziabili all’interno dei Fondi di sviluppo e coesione – ha ricordato Safina -. Ma come al solito il presidente. Schifani e la sua squadra hanno fatto orecchie da mercante. Nonostante, tra l’altro, il Comune di Trapani avesse già fornito tutte le carte necessarie, alla luce della nuova legge sugli appalti”. L’arroganza politica e l’assoluta mancanza di rispetto per i cittadini trapanesi è l’ennesima riprova di come il centrodestra è abituato ad amministrare. E non si può scegliere di finanziare opere a danno di altri sol perché vengono proposte da amministrazioni dello stesso colore politico. Ora capiamo perché ha depredato il Parlamento delle sue facoltà non avendo fatto alcun passaggio in aula ed evitando così il dibattito sull’argomento”,