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30/05/2024 14:04:00

A Palermo dolore e commozione per i funerali di Onorato

 Palermo si è fermata oggi per rendere l'ultimo omaggio ad Angelo Onorato, l'imprenditore trovato senza vita nella propria auto la scorsa settimana. La Cattedrale di Palermo ha visto una grande affluenza di familiari, amici e conoscenti, riuniti per una commovente cerimonia funebre.

La bara di Onorato, ricoperta da un tappeto di rose rosse, era al centro della navata, con i familiari in prima fila: la moglie, l'eurodeputata Francesca Donato, i loro figli Carolina e Salvatore, la madre, il fratello, la sorella e altri parenti stretti. Tra i presenti, figura di spicco della politica e amica di lunga data della famiglia, l’assessore regionale Nuccia Albano, che ha assistito alla funzione anche nella sua qualità di medico legale. Anche Totò Cuffaro, leader della Dc nuova, non ha voluto mancare per esprimere il suo cordoglio.

L’apertura della funzione è stata affidata al parrocco Filippo Sarullo con parole toccanti: «Nostro fratello Angelo». La cerimonia ha richiamato una folla talmente numerosa che alle 12, l'accesso alla Cattedrale è stato bloccato ai turisti per permettere lo svolgimento del rito in un contesto riservato e rispettoso del dolore della famiglia.

La morte di Onorato ha scosso la comunità non solo per la tragica scomparsa ma anche per le circostanze misteriose che la circondano. Un’inchiesta è attualmente in corso per determinare se la causa del decesso sia stato un suicidio, come suggerito dai risultati preliminari dell’autopsia, o un omicidio, ipotesi sostenuta dai familiari che insistono sulla possibilità di un crimine legato alle attività professionali dell'imprenditore.

Durante la messa, Francesca Donato ha preso la parola, esprimendo il profondo dolore della famiglia e il desiderio di chiarezza e giustizia: «Vogliamo verità e giustizia per Angelo per poter superare questo grande dolore».

La comunità di Palermo, unita nel ricordo di un uomo rispettato e amato, attende ora risposte chiare sulle cause della sua tragica fine, sperando che la giustizia possa fare luce su questo doloroso evento.