Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
31/05/2024 09:18:00

Inchiesta Mare Monstrum, assolto il giudice De Lipsis

Era rimasto coinvolto nell'inchiesta trapanese "Mare Monstrum" con l'accusa di traffico di influenze illecite. Gli si contestava di aver pilotato delle sentenze.

Adesso il Tribunale di Roma ha assolto l’ex presidente del Consiglio di giustizia amministrativa, il giudice Raffaele De Lipsis, difeso dagli avvocati Lillo Fiorello e Salvatore Sciullo. «Dopo un processo analitico ed approfondito, che ha visto nelle 12 udienze dibattimentali sviscerate tutte le prove, il tribunale ha assolto il dottor De Lipsis - dicono i suoi difensori - il Tribunale ha assolto il nostro assistito con la formula più ampia dall’ipotesi di traffico di influenze illecite».

Il nome del giudice comparve nell’ordinanza della Procura di Palermo nell’ambito dell’indagine dei carabinieri di Trapani «Mare Monstrum».

E' l'indagine sulla maxi corruzione ai danni della Regione Siciliana che coinvolse gli armatori della Liberty Lines, Vittorio ed Ettore Morace. Vittorio deceduto da qualche anno, uscì dal procedimento, suo figlio Ettore patteggiò le accuse di corruzione nei due tronconi nei quali è stata divisa l’indagine, passata per competenza alla Procura di Trapani.

Un'indagine in cui rimase coinvolto anche Mimmo Fazio, ex sindaco di Trapani ed ex deputato Ars. Per lui ad ottobre 2023 è arrivata la condanna in primo grado a 4 anni e sei mesi, per corruzione. Fazio venne assolto per rivelazione di segreto d’ufficio e traffico di influenze illecito. Quest’ultima accusa l’ha condivisa con il giudice De Lipsis, per il quale gli atti furono trasmessi da Trapani a Roma per competenza territoriale.