Ad ottobre la Sicilia Occidentale resterà senza acqua. E' lo scenario drammatico evidenziato nella relazione sugli invasi siciliani e che ha portato il governo regionale a predisporre misure urgenti per far fronte all'emergenza siccità.
Il lago Fanaco esaurirà le proprie risorse a metà luglio, l'Ancipa ai primi di ottobre, e questo costringerà così alla sospensione dellì'erogazione dell'acqua potabile nelle province di Agrigento, Caltnissetta, Enna, Palermo e Trapani. Nella relazione si parla di danni per miliardi di euro alle produzioni agricole. Il governo regionale ha chiesto il via libera immediato per spendere 23 milioni di euro stanziati dallo Stato per fronteggiare la crisi idrica: 11 saranno spesi nel Catanese, 8 nell'agrigentino, 9 a Trapani, 5 a Siracusa, 3 in provincia di Ragusa, 2 Enna, 1 Caltanissetta. Si parla di acquisto di autobotti, il potenziamento di sorgenti e la riattivazione di pozzi. Si attende l'ok del ministro della Protezione civile, Nello Musumeci.
Ma lo scenario resta davvero catastrofico. Se le previsioni dovessero essere confermate a fine estate mezza sicilia resterà a secco.