L'estate è arrivata in largo anticipo, complice il caldo e il bel tempo. E già iniziano le polemiche per la carenza di acqua, in particolare in centro storico. Tante le strutture ricettive che si lamentano dell'impatto sul territorio della crisi idrica, e del conseguente disagio al turismo.
“Da due anni ho acquistato con mio marito un appartamento in centro storico – afferma Jessica, che si è rivolta a diverse testate, compresa la nostra -, e come la gran parte di persone che fanno questo tipo di investimento, l’ho adibito ad una casa vacanze. Da circa un mese l’acqua in centro storico arriva per pochissime ore, a volte addirittura un’ora scarsa. Avendo il centro pieno di turisti si può capire il disagio che porta questa situazione – continua -. Inoltre è anche difficoltoso far prevenire in loco autobotti, per via delle stradine strette, facendoci dipendere quasi al 100% dalla rete idrica.
Così facendo – conclude - un bene essenziale diventa un bene di lusso. Siamo veramente stufi e ricordo, nonostante tutto, che quest’anno è aumentata sia la tassa di soggiorno che i turisti dovranno versare alle casse comunali, che anche la sosta a pagamento”.
Una situazione che verrebbe risolta proprio grazie al piano di interventi da 20 milioni di euro approvato sabato 8 giugno dal dipartimento nazionale della Protezione civile per la Sicilia. Il programma prevede, oltre alla sistemazione di pozzi e sorgenti, l'acquisto di 9 autobotti, con l'assunzione del personale mancante, e la riparazione di autobotti. “La situazione è talmente grave – afferma l’assessore al Servizio Idrico Vincenzo Guaiana – che, con l’ultima circolare, ci hanno dato il benestare per comprare anche autobotti anche usate. Peccato, però, che la lista di attesa superi i sei mesi”.