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09/06/2024 06:00:00

Trapani - Misiliscemi: adesso litigano anche per l'acqua

Mancano circa 30 litri di acqua a Trapani per arrivare a soddisfare le esigenze della città, giusto quelli destinati a Misiliscemi, che però rimarrebbe sprovvista. Per questo motivo Palazzo d’Alì ha aperto un tavolo tecnico con il Comune di Misiliscemi. Al contempo, l’assessore al Servizio Idrico Integrato, Vincenzo Guaiana, lancia un appello alla Regione. "Sbloccate i soldi!", dice Guaiana riferendosi ai fondi stanziati dalla protezione civile per affrontare la crisi emergenziale.

Strutture ricettive in subbuglio 

L'emergenza idrica che attanaglia Trapani e provincia si è trasformata in un incubo per i cittadini e per le attività turistiche e di ristorazione. Molti fanno i conti con la carenza di acqua anche nei giorni di erogazione, nelle abitazioni così come in alberghi e case vacanze. In particolare nel centro storico, preso d’assalto nel periodo estivo, vive una situazione paradossale.

È ormai normale vedere i turisti mangiare all’aperto o passeggiare per le strade della città con accanto le piccole autobotti private chiamate a rifornire i serbatoi da 1000 fino a un massimo di 3000 litri. Un problema che nasce a monte, in quanto a Bresciana vengono immessi 240 litri al secondo, di cui 200 direttamente dai pozzi attivi del Comune di Trapani e 40 forniti da Siciliacque.

Un flusso idrico che attraversa una conduttura di circa sessanta chilometri con diverse “fermate”: Misiliscemi, Favignana, Ospedale sant’Antonio Abate, carcere e Mokarta, il quartiere alle porte della città. Ognuno “preleva” dei litri al secondo che riduce il quantitativo finale che dovrebbe riempire il cisternone di San Giovannello. Da qui, a giorni alterni vengono approvvigionate le due zone della città: centro storico e Trapani nuova.

Solo 130 litri effettivi a Trapani

Allo stato attuale dai 240 litri provenienti da Bresciana, ne arrivano 130 a San Giovannello, quantitativo inferiore rispetto alla soglia minima individuata dall’assessore Guaiana, in 160 litri al secondo.

Se non tutti i cittadini ricevono l’acqua nel giorno di erogazione prevista – spiega l’assessore –, per fare in modo che saltino soltanto un turno, si rende necessario chiudere la pompa di Marracco, che rifornisce Misiliscemi. Chiudere questo flusso, 38 litri al secondo, ci permette un buon approvvigionamento. Per questo, stiamo aprendo tavolo tecnico per capire come trovare una soluzione equilibrata per entrambi – continua -. Poi se arrivassero i soldi della protezione civile, che attendiamo da 3 mesi, potremmo intervenire in altro modo”, con la manutenzione dei pozzi tra Bresciana e Trapani.