La Sicilia ieri è stata flagellata da undici roghi divampati in diverse province. Questo drammatico scenario si è verificato in un contesto di caldo estremo, con temperature che nella provincia di Siracusa hanno raggiunto i 39,6 gradi, secondo le rilevazioni del SIAS (Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano) della Regione.
I forestali e i vigili del fuoco sono stati impegnati su più fronti per contenere le fiamme e prevenire danni maggiori.
Ad Agrigento tre incendi sono scoppiati nelle contrade Cuttunaro a Caltabellotta, Piano Gatta ad Agrigento e Piano Comune a Cattolica Eraclea. A Caltanissetta due roghi hanno interessato le contrade San Cono Sottano a Mazzarino e Ulmo a Niscemi. A Catania le fiamme hanno colpito le contrade Coste Chiazzine a Caltagirone e Cava San Giorgio a Licodia Eubea. A Messina, invece, gli incendi sono divampati nelle contrade Catello a Gioiosa Marea e Santa Nagra a Tortorici. A Siracusa due incendi che hanno interessato le contrade Forbici e Villa Vela a Noto.
La situazione è ulteriormente aggravata dalle temperature estremamente elevate che hanno interessato tutta la regione. In diverse località, il termometro ha superato i 30 gradi centigradi, con punte che hanno sfiorato i 40 gradi. Particolarmente colpita è stata la zona di Francofonte (Siracusa), dove si sono registrati 39,6 gradi.
Nei prossimi giorni, l'ondata di caldo africano è prevista in rafforzamento, con temperature che raggiungeranno il loro picco tra martedì e mercoledì. Le previsioni indicano che nelle zone interne, tra Enna e Caltanissetta, si potrebbero toccare i 43 gradi centigradi.