Basket, Trapani. Per Antonini la A2 è gestita "come un fast food sudamericano"
Ma come saranno mai questi "fast food sudamericani"?
Se lo chiedono in tanti, dopo le ultime uscite di Antonini.
Il presidente della Trapani Shark, Valerio Antonini, infatti, ha recentemente espresso critiche forti nei confronti della gestione della Serie A2 del basket italiano. Durante un'intervista concessa a DAZN Got Game, in cui ha discusso anche dei piani futuri della sua squadra ora promossa in Serie A, Antonini ha evidenziato significative differenze tra i due livelli di competizione.
Nel corso dell'intervista, Antonini ha descritto la Serie A2 come gestita in maniera non professionale, paragonandola a un "fast food sudamericano", una metafora per sottolineare la mancanza di qualità e di attenzione mediatica che, secondo lui, caratterizza il campionato cadetto. "Se non siamo noi a trasmettere le dirette con i nostri strumenti, non possiamo far vedere alle persone cosa succede in campo," ha lamentato Antonini, evidenziando la scarsa copertura mediatica che le squadre ricevono.
La promozione di Trapani alla Serie A è stata, per Antonini, un momento di celebrazione che ha risaltato ulteriormente le deficienze della Serie A2, in particolare per la gestione degli eventi e la scarsa programmazione delle trasmissioni televisive, che spesso iniziano proprio al fischio d'inizio senza alcun pre-partita o presentazione del match.
"Quando fai un prodotto per il quale i ricavi sono zero, fai un prodotto scadente," ha affermato Antonini, criticando la mancanza di investimenti e di ritorni economici per le squadre di Serie A2. Ha poi confrontato la situazione con quella del calcio, dove la Serie B è gestita con una copertura televisiva eccezionale e considerata un campionato di grande importanza.
Il presidente ha concluso il suo sfogo auspicando un intervento da parte della Federazione e del suo presidente, Gianni Petrucci, che stima. Antonini spera che si possano apportare miglioramenti sostanziali sia nella gestione che nei contenuti offerti, per elevare la qualità e l'immagine del campionato di Serie A2, soprattutto considerando l'importanza delle città che partecipano.
