Il necroforo è in ferie e le tumulazioni del cimitero comunale di Trapani si bloccano. Non esiste un sostituto, lui è l’unico a svolgere questo compito in tutto il Comune.
Solo pochi giorni fa, nella casa mortuaria del camposanto, una salma, ferma lì da giorni in attesa di autorizzazione per la degna sepoltura, ha riversato i liquidi della decomposizione sul pavimento.
“L’intervento è stato immediato – racconta l’assessore ai servizi Cimiteriali, Giuseppe La Porta -. C’è corso in aiuto una agenzia funebre privata che ha provveduto a riporre la salma in una bara in cellulosa, utile in questi casi. La casa mortuaria è stata chiusa per ragioni igienico sanitarie”, privando i familiari del diritto all’ultimo saluto ai propri cari.
Una situazione emergenziale e probabilmente votata a riproporsi, considerato che il cimitero comunale può contare su un personale veramente esiguo. Alcuni addetti, inoltre, stanno andando anche in pensione lasciando un vuoto nell’organico. “L’assunzione del necroforo è prevista nel Bilancio – aggiunge La Porta -, ma io ho tutta l’intenzione di aggiungerne un altro”.
Il blocco dei servizi per la mancanza di personale, non è l’unico problema che affligge il cimitero. Alcuni giorni addietro, il camposanto è rimasto senza acqua, perché “i cittadini lasciano i rubinetti aperti e questo provoca blocchi al motore”.
Questa dimenticanza, in concomitanza con alcuni lavori dell’Enel, che hanno richiesto l’interruzione di corrente, sono alla base della mancanza di acqua nella zona cimiteriale Nord.
L’autoclave ad un certo punto ha tirato aria, invece che acqua e da qui il sistema è andato in corto circuito. Così i primi piani delle palazzine mortuarie, usufruivano di acqua, mentre per la bassa pressione, dal secondo piano a salire, il servizio idrico è saltato. “Il disagio è durato un paio di giorni – assicura l’assessore -. Abbiamo riparato il motore e provveduto ad avviare l’iter burocratico per acquistarne un altro, da affiancare a quello in funzione”.
Sempre grazie al Bilancio approvato, verranno acquistate 500 nuove scale in alluminio, con una spesa complessiva di circa 400 mila euro. Altre 70 circa verranno riparate, perché dissaldate e quindi inutilizzabili.
“In tutta Trapani non esiste alcuna ditta specializzata nella saldatura in acciaio - conclude La Porta -. Sul Mepa, mercato elettronico della Pubblica Amministrazione, siamo in attesa di individuare qualche azienda che possa intervenire per la riparazione. Stiamo facendo il possibile per salvaguardare la sicurezza dell’utenza”.