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25/06/2024 06:00:00

Schifani difende lo "spacca - Italia": "Si fa terrorismo psicologico"

Renato Schifani, presidente della Regione Siciliana, difende lo "spacca - Italia", il provvedimento di legge voluto dal governo che, in nome dell'autonomia differenziata, potrebbe comportare livelli di servizi diversi tra le Regioni del Paese, penalizzando ancora di più il Sud Italia e la Sicilia.

 Schifani, in un'intervista al Corriere critica la narrazione negativa che circonda l'argomento dell'autonomia differenziata, accusando alcuni di fare "terrorismo psicologico". Secondo Schifani, queste tattiche mirano a polarizzare e spaventare piuttosto che a fornire una discussione informata e costruttiva sull'autonomia regionale in Italia.

Schifani sostiene che le Regioni non avrebbero solo la libertà di agire negli ambiti consentiti dai Lep (Livelli Essenziali delle Prestazioni), ma anche l'obbligo di mantenere standard elevati. Contrariamente a quanto temuto da alcuni, l'autonomia non significherebbe una riduzione dei servizi nel Sud ma offrirebbe, piuttosto, l'opportunità di gestire più efficacemente le risorse locali.

La Lega, ha aggiunto, spesso difende le bandiere dell'autonomia differenziata, ma ciò non dovrebbe essere visto come una minaccia all'unità nazionale. L'autonomia fiscale, per Schifani, potrebbe infatti migliorare l'efficacia amministrativa e finanziaria, consentendo alle regioni di adattarsi meglio alle proprie esigenze economiche senza dipendere esclusivamente dai trasferimenti statali.

Il presidente della Regione ha anche toccato il tema delle disparità educative tra il Nord e il Sud, evidenziando la necessità di garantire uniformità nelle opportunità educative in tutta Italia, nonostante l'autonomia regionale.

Ma intanto lo "spacca Italia" spacca la stessa maggioranza di governo alla Regione. L’autonomia per il Mpa è un valore, ma certamente non quella che spacca un paese in due, portando ad un nord sempre più ricco ed un sud sempre più povero”. Sono le parole dell’ex vice sindaco di Enna Francesco Colianni, che interviene, rivendicando la posizione del Mpa, sul dibattito che accompagna la riforma dell’Autonomia differenziata, fortemente voluta dal governo Meloni.
“La riforma del 2001, ad opera del centrosinistra – continua Colianni – , rappresentò un vero e proprio fallimento con un accavallamento di competenze tra Stato e regioni che risultò fortemente nocivo per l’amministrazione della cosa pubblica. Oggi senza i Lep (livelli essenziali di prestazione) assisteremo ad una vera e propria secessione da parte di quella classe politica del nord del paese che non guarda di buon occhio il sud e che teorizza di abbandonarlo al suo destino”.

Colianni annuncia: “Ci muoveremo per difendere il popolo siciliano e per tutelare la vera autonomia, che da un lato serve a responsabilizzare le regioni, e dall’altro a mantenere l’integrità e l’equilibrio economico e sociale dell’Italia intera. Abbiamo deciso di iniziare una fase di mobilitazione che partirà da Enna con un incontro operativo di diversi amministratori locali – conclude – per chiedere profonde correzioni ad una legge che non ci convince affatto”.