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28/06/2024 06:00:00

Trapani, Tranchida e la "mangiata" con Manuguerra. La verità, 17 anni dopo .../ 2

Ieri abbiamo raccontato su Tp24 come, 17 anni dopo, è possibile fare un po' di luce su un episodio chiave della campagna elettorale a Trapani ed Erice degli ultimi anni. Un episodio che risale al 2007. che è stato oggetto di una querela per diffamazione dieci anni dopo, che adesso, chiuso il processo, permette quanto meno di fare un po' di chiarezza. 

Ci riferiamo alla querela fatta dal Sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, all'ex parlamentare Nino Oddo, su un possibile accordo elettorale fatto con il suo nemico giurato, Luigi Manuguerra, alla vigilia delle elezioni di Erice del 2007. Tranchida vinse quelle elezioni, Oddo scrisse che c'era anche lo zampino di quest'accordo indicibile. In appello i magistrati hanno dato ragione ad Oddo. E spieghiamo perchè.

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 La querela nasce da un post di Oddo del gennaio del 2017: "Lo  sostengo da tempo. Oggi la conferma dell'interessato. L'origine del potere di  TRANCHIDA a Erice è nell'accordo che alle amministrative del 2007 contrasse sottobanco con MANUGUERRA. Non chiedo alcun approfondimento alla magistratura. Non occorre. Il Tribunale di Trapani in sede dibattimentale ha gi raccolto le deposizioni sotto giuramento di vari testimoni oculari dell'intesa fra i due. La domanda riguarda il clima di intimidazione di questa provincia, che gli consente, pur in presenza di questi scheletri nell'armadio, di occupare i media con appelli alla legalità che, nel suo caso, sanno tanto di ipocrisia. L'ipocrisia di un uomo che per raggiungere i suoi obiettivi politici non ha mai esitato a cercare scorciatoie". Insomma, secondo Oddo, Tranchida per vincere le elezioni aveva stretto un accordo con Manuguerra, che poi aveva denunciato per voto di scambio, e proprio per quelle elezioni era stato condannato.

In primo grado Oddo è stato condannato a pagare una multa di 1500 euro ed a risarcire i danni a Tranchida.  Oddo fa appello, anche perchè la sentenza di condanna in realtà conferma l'accordo politico, sulla base dei testimoni che sono stati ascoltati: “Non solo  Tranchida si impegnò a riconoscere un posto in amministrazione alla Montalto (moglie di Manuguerra) ma ... numerosi furono gli incontri preparatori per giungere all'accordo".

Oddo viene assolto, in secondo grado, perchè gli viene riconosciuto l'esercizio del diritto di critica. Ed il Tribunale inoltre ricorda che è vero, già in primo grado è emerso che "Tranchida, quale candidato a sindaco di Erice nelle elezioni comunali  svoltesi nel 2007, abbia preso parte ad una serie di incontri e cene elettorali con Manuguerra Luigi e la moglie Montalto Concetta, candidata al consiglio comunale in un diverso schieramento politico".

Sono tanti i testimoni che confermano l'accordo. Leonardo Tagliavia  ad esempio "ha riferito che la moglie di Manuguerra appoggiava un altro candidato a sindaco (Sanges), ma all'improvviso nel corso della campagna elettorale aveva virato verso il Tranchida, appoggiando la sua candidatura". Aggiunge che "Tranchida ed Manuguerra si erano incontrati riservatamente dentro un proprio magazzino dove avevano discusso di questioni politiche". Aveva anche organizzato un secondo incontro tra i Manuguerra e Tranchida per poi scoprire che quest'ultimo aveva registrato l'intera conversazione (un vizio che sembra ricorrente al Sindaco di Trapani, come emerge dalla vicenda delle sue telefonate con Linares) che poi aveva allegato alla denuncia a Manuguerra per voto di scambio. La vicenda, ricostruita così, è davvero singolare: prima Tranchida e Manuguerra fanno un accordo, e poi Tranchida lo denuncia per voto di scambio ...

 Altri testi confermano l'accordo, come Giacomo Augugliaro, che ha fatto da tramite per i due, e che si ricorda di quella che lui chiama "la mangiata elettorale", che andò molto bene, tanto che Tranchida fece pure un bel discorso: “Ha fatto un bel discorso, molto bello, come di sua pertinenza ... e niente, dopo il discorso ha avuto un paio di minuti di applausi dagli astanti ...”. E ancora: “Il sindaco Tranchida ha detto che avrebbe riservato alla candidata Montalto un posto di rilievo all'interno della amministrazione ericina o in subordine alla Funierice".

 Della cena si ricordavano anche Nino Maisano, il titolare del ristorante "Vecchia America" dove la cena si era svolta, ed il giornalista Natale Salvo, che aveva intervistato  Maisano, in quanto incuriosito dalla singolare circostanza che  Tranchida avesse partecipato ad una cena elettorale con una candidata al consiglio comunale militante in un diverso schieramento politico Da Maisano,  Salvo aveva appreso che la cena era stata pagata dal Manuguerra e che  Tranchida aveva fatto un breve discorso nel quale aveva sostenuto che in caso di vittoria elettorale avrebbero “vinto tutti” . In effetti poi nello spoglio delle schede elettorali, era emerso che molti dei votanti della Montalto non avevano votato per il sindaco Ignazio Sanges, appoggiato dalla lista elettorale della stessa Montalto, bensì per  Tranchida.

Questa la famosa intervista.

Stessa cosa dice un altro teste, Alberto Pollari: pochi giorni prima delle elezioni aveva ricevuto una visita del Manuguerra il quale gli aveva detto che avrebbero dovuto cambiare strategia politica e sostenere, quale candidato a sindaco, Tranchida e non già Sanges; ed alla fine Tranchida era andato al ballottaggio, anche grazie ai voti disgiunti espressi dagli elettori della Montalto.

Già la sentenza di primo grado definiiva il comportamento di Tranchida "spregiudicato". 

 Insomma, testimonianze convergenti, che il giudice in primo grado ha ignorato. Risulta in punto di fatto che Tranchdia ha partecipato a più di un incontro "privato e pubblico,  con il Manuguerra, prospettando in tali occasioni possibili vantaggi alla Montalto in cambio dell'appoggio elettorale da parte del gruppo facente capo allo stesso Manuguerra".

Saperlo dopo tutto questo tempo, non è di grande consolazione. Emerge però questo spaccato singolare, che racconta molto sul potere, a Trapani ed Erice. "E' tutto indecente: i voti di mio padre erano sporchi, ma quando servivano a Tranchida, erano buoni - commenta oggi Alessandro Manuguerra, figlio di Luigi - Perchè la magistratura non è intervenuta? Tranchida è diventato Sindaco di Erice grazie a mio padre, Luigi Manuguerra, che poi per lui è diventato alla stregua di un pericoloso bandito".

"C'era tra mio padre e Tranchida un accordo. Tranchida adesso è un politico potente - commenta sconfortato Manuguerra - mio padre invece è morto e non ha avuto giustizia".