Un altro certificato medico, ed è già la seconda volta, è stato presentato dalla difesa di Maria Angioni nel processo che davanti al giudice monocratico Bruno Vivona vede l’ex pm della Procura di Marsala imputata per diffamazione in danno dell’ex ispettore di polizia Vincenzo Tumbiolo, in passato a lungo in servizio al Commissariato di Mazara.
Il certificato medico è per l’anziano genitore dell’ex magistrato, che vive con la figlia in Tunisia e avrebbe bisogno di assistenza continua. Il pm Ignazia Uttoveggio e il legale di parte civile, Giuseppe De Luca, si sono opposti ad un altro rinvio per ascoltare l’imputata, ma il giudice Vivona ha deciso di darle un’altra opportunità (l’ultima?) per sottoporsi all’esame in aula e ha rinviato al 10 settembre. In Tribunale, in sostituzione del difensore “titolare”, Stefano Giordano, c’era l’avvocato Giovanbattista Lauricella.
Pm e parte civile si erano opposti ad un altro rinvio perché la patologia dell’anziano genitore (88 anni) non consente valutazioni sulla tempistica. Insomma, non si sa fino a quando potrebbe durare questa situazione, ma ciò nonostante il processo deve pur andare avanti. La Angioni è finita a processo a seguito della querela presentata dall’ispettore Vincenzo Tumbiolo dopo avere dichiarato in televisione (trasmissione “Mattino 5” del 27 maggio 2021) che questi, nell’ambito delle ricerche della piccola Denise Pipitone, sarebbe stato uno degli uomini delle forze dell’ordine che l’1 settembre 2004 si recarono nell’immobile dove abitava Anna Corona, sbagliando però appartamento. “Così insinuando – afferma l’accusa – nuovamente irregolarità nello svolgimento di tale accesso”. Tra quei poliziotti, però, evidenzia l’accusa, non c’era l’ispettore Tumbiolo, in quanto “sospeso dal servizio dal luglio 2002 al 2 febbraio 2005, in seguito ad una misura cautelare emessa nell’ambito di un’indagine della quale era titolare proprio la dottoressa Angioni”. L’ex poliziotto è stato, poi, assolto con sentenza definitiva. Alcuni mesi fa, l’ex pm, in aula, ha sostanzialmente affermato di avere fatto confusione ed essere stata indotta in errore da quanto aveva letto sul web.