Sarà processato in Corte d’assise, Trapani (prima udienza il prossimo 26 settembre), Onofrio “Ninni” Bronzolino, classe 1971, in carcere dallo scorso 22 settembre, con l’accusa di avere causato la morte, a Pantelleria, della compagna Anna Elisa Fontana, classe ’75, gettandole addosso della benzina e dandole fuoco. La donna morì dopo tre giorni di agonia per le gravissime ustioni di 2° e 3° grado sul 90% del corpo. A rinviare a giudizio l’imputato, su richiesta della Procura di Marsala, è stato il gup Riccardo Alcamo.
L’inchiesta, coordinata dallaProcura marsalese, è stata condotta dal Nucleo operativo della Compagnia dei carabinieri di
Marsala e dai colleghi della stazione di Pantelleria, con il supporto tecnico-scientifico del Ris di Messina e del Niat dei vigili de1 fuoco di Palermo.
“L’attività d’indagine – ha spiegato, in una nota, il procuratore di Marsala, Fernando Asaro - ha consentito di accertare che il Bronzolino avrebbe agito con premeditazione, avendo minacciato esplicitamente la compagna di darle fuoco nei giorni precedenti al fatto, ed a causa di un’esagerata e ingiustificata gelosia. Il delitto di omicidio è contestato, quindi, con le circostanze aggravanti della premeditazione, della crudeltà e dei motivi abietti e futili, nonché delle ulteriori circostanze della commissione del fatto nei confronti della convivente e in occasione della commissione del delitto di maltrattamenti in famiglia”.
Secondo quanto emerso, infatti, tra i primi del 2022 e il 22 settembre 2023, il Bronzolino avrebbe maltrattato la compagna, con continue aggressioni, insulti e minacce, fatti per i quali la vittima non aveva mai sporto querela, né richiesto interventi delle forze dell’ordine. Legali di parte civile sono Marilena Messina, per Anna Bonomo, madre della vittima, Licia D’Amico, per l’associazione “Insieme a Marianna”, Caterina Gabriele, per “Demetra”, Roberta Anselmi, per la “Casa di Venere”, Leo Genna e Marianna Rizzo per i figli della vittima (la seconda anche per il comune di Pantelleria). A difendere Bronzolino è l’avvocato Rosario Triolo.