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09/07/2024 09:12:00

"Grandi eventi e kite allo Stagnone di Marsala. Il Comune ignora le regole e i divieti"

 Continuano le denunce a Marsala riguardo la gestione della Riserva Naturale Orientata dello Stagnone, un delicato ecosistema minacciato da grandi eventi, uso intensivo delle risorse e pratiche non autorizzate. La recente polemica è stata accesa da Legambiente, che ha ricordato una nota del Ministero dell'Ambiente che vieta la pratica del kitesurf nella riserva. Tuttavia, il Comune di Marsala ha difeso la lobby dei chioschi e dei kiter, privilegiando lo sfruttamento turistico a discapito dell'ecosistema locale.

Oggi, con una nota, interviene il "Comitato No-Grandi Eventi", esprimendo il proprio sdegno per la mancata applicazione delle procedure di Valutazione di Incidenza Ambientale (VIncA) previste dalla Direttiva 92/43 CEE Habitat, in relazione all'organizzazione di eventi sportivi nella Riserva dello Stagnone. La denuncia del Comitato si concentra sul recente Campionato Italiano di Kitesurf, tenutosi dal 4 al 7 luglio 2024, definendolo "fuorilegge" in quanto non sottoposto alle necessarie procedure di valutazione dell'impatto ambientale.

La Denuncia del Comitato No-Grandi Eventi
Silvia Filippi, portavoce del Coordinamento Italiano Tutela Ambienti Naturali dai Grandi Eventi, ha dichiarato: "La denuncia della mancata applicazione delle procedure di Valutazione di Incidenza è sacrosanta e siamo profondamente sconcertati dai vergognosi e violenti attacchi subiti dal Circolo Legambiente Marsala Petrosino, che per primo ha sollevato il caso."

Il Comitato ricorda che le recenti circolari emanate dal Ministero dell'Ambiente e dall'Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana ribadiscono l'importanza di attivare la procedura di Valutazione di Incidenza per valutare i potenziali impatti sui siti Natura 2000. "Il Comune di Marsala è come l'ultimo giapponese nella foresta che pretende che la guerra continui," afferma Filippi, sottolineando l'anacronismo e l'irresponsabilità delle autorità locali.

L'Importanza della Valutazione di Incidenza
La circolare del Ministero dell'Ambiente evidenzia che la valutazione degli impatti ambientali può avvenire solo a seguito di una formale richiesta di attivazione della procedura da parte dell'organizzatore dell'evento. Senza questa procedura, non c'è alcuna valutazione, rendendo di fatto illegale l'organizzazione di eventi come il Campionato Italiano di Kitesurf allo Stagnone.

"Ci chiediamo dov’erano le autorità competenti che dovevano vigilare e che hanno ricevuto le suddette circolari ignorandole completamente!" prosegue la nota del Comitato. Inoltre, ribadisce che il regolamento della Riserva vieta attività come il kitesurfing e che, in generale, nelle aree protette il disturbo alla fauna è vietato.

Richiesta di Interventi Immediati
Il Comitato No-Grandi Eventi chiede che vengano prese misure immediate per garantire la tutela dell'ambiente e delle specie protette e che vengano applicate le sanzioni previste dalla legge nei confronti dei responsabili di tali violazioni.

"In ogni caso, è di lapalissiana evidenza che se mandi centinaia di kitesurfer a girare a 50 km all'ora per ore in uno specchio d'acqua, gli animali non possono stare in quell'area: cosa che avviene per 10 mesi su 12 allo Stagnone di Marsala," conclude Filippi.

La gestione della Riserva dello Stagnone continua a essere un tema di grande preoccupazione per gli ambientalisti e per chi tiene alla salvaguardia del patrimonio naturale di Marsala. Le recenti polemiche mettono in luce l'urgente necessità di un approccio più responsabile e sostenibile nella gestione delle risorse ambientali del territorio.