In Sicilia, il tessuto economico e sociale mostra segni di tensione a causa di una diminuzione nel credito e nei risparmi familiari. I dati forniti dall'Assoesercenti Sicilia rivelano una contrazione dello 0,4% nei depositi bancari annuali e un calo del 2,9% nella liquidità sui conti correnti, fenomeno che ha colpito esclusivamente le famiglie.
Parallelamente, si registra una diminuzione delle filiali bancarie, con una riduzione di 56 sportelli nell'ultimo anno, evidenziando un quadro di accessibilità finanziaria sempre più ristretto per gli abitanti dell'isola. Nonostante un incremento nell'utilizzo di strumenti di home banking, l'accesso fisico ai servizi bancari diventa sempre più limitato, soprattutto nei comuni più piccoli.
I prestiti sia per le famiglie sia per le imprese hanno mostrato segni di stallo o diminuzione, complice anche l'aumento dei tassi di interesse che ha frenato la domanda di credito. Questa situazione è particolarmente grave per le piccole imprese, che hanno registrato le riduzioni più significative in termini di finanziamenti.
Questi cambiamenti nel paesaggio bancario e finanziario di Sicilia rischiano di aggravare la disuguaglianza economica e di limitare le opportunità di sviluppo, soprattutto in un momento di necessità di investimenti per la ripresa post-pandemica. La sfida per le istituzioni e le associazioni locali sarà quella di navigare in questo contesto complesso, garantendo supporto adeguato alle imprese e protezione ai consumatori, in particolare nelle aree più vulnerabili.