La classifica annuale del Sole 24 Ore sul gradimento dei sindaci italiani ha visto Giacomo Tranchida, sindaco di Trapani, occupare l'ultima posizione. Nonostante il risultato, Tranchida ha replicato con fermezza, sottolineando le sue priorità per la città.
"Non rispondo dicendo che gli ultimi possono essere i primi, dico che la classifica va letta. La classifica si sostanzia sul gradimento attuale e contemporaneo dei cittadini che ti hanno detto sindaco. Dunque, rispetto a un 42,5 per cento dello scorso anno, io scendo di mezzo punto - ha commentato-. Credo si dovrebbero preoccupare i sindaci che sono stati eletti grazie al trasporto delle liste perché, in questo caso, è un sondaggio proprio sulla persona sindaco, non sulle liste
che hanno perso molti punti in questo anno.
Ciò non di meno, delle difficoltà ci sono. Comprendo anche, sostanzialmente, l'amarezza delle persone perché la bacchetta magica rispetto a problemi vecchi e nuovi, compresa l'emergenza idrica, non c'è. E il risultato indica che c'è malessere ma, al netto di questo, la mia più grande preoccupazione, e lo dico senza saccenza e con molta umiltà, è riuscire a realizzare e spendere bene i fondi del Pnrr.
In Italia, siamo primi assoluti per la conquista che abbiamo fatto negli anni scorsi, restituendo alla città scuole a rischio di chiusura perché prive di garanzia sismica, impianti sportivi, progetti di sviluppo, grandi opere infrastrutturali di intesa anche con autorità di sistema, come Ferrovie dello Stato. Questo riesce a dare una opportunità a questa città di riscattarsi.
Che Trapani salga agli onori della cronaca perché, con tutte le difficoltà oggettive che hanno tutte le città, il suo sindaco risulta ultimo nella graduatoria nazionale, con una percentuale del 42%, mi preoccupa un po' meno di garantire, invece, che Trapani non finisca in prima pagina per malapolitica o commistione con la mafia".