Trapani, la città elogiata per aver avuto accesso per prima ai fondi Pnrr, incassa il no dei Revisori dei conti per il revamping dei pozzi di Bresciana e il pozzo Madonna, perché i lavori sono classificati come "debito fuori bilancio". Ma, nonostante il parere negativo, il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida decide di procedere lo stesso.
“E’ un problema tecnico burocratico” assicura l’assessore al servizio idrico Enzo Guaiana. E, intanto, scoppia la polemica, con Tore Fileccia che accusa l'amministrazione di mala gestio.
Ecco cosa è successo
Nonostante l'urgenza dettata dall'emergenza idrica e le procedure seguite, quella di fare ricorso ai lavori in somma urgenza, e ritenute valide, accade che il 19 luglio scorso, il Collegio dei Revisori dei Conti esprima un parere contrario all'affidamento dei lavori di revamping ai quattro pozzi finanziati dal Governo e gestiti dal Dipartimento della Protezione Civile, sostenendo che si fosse creato un debito fuori bilancio.
A seguito di questo imprevisto, l’amministrazione ha dovuto modificare il provvedimento necessario per gli interventi ai pozzi, da somma urgenza a debito fuori bilancio. Questo ha comportato un ritardo nell’ok definitivo da parte sia dei Revisori dei Conti che del Consiglio, chiamato ad approvare la delibera, a prescindere se si tratti di somma urgenza o, come in questo caso, di debito fuori bilancio. A questo punto i tempi entro i quali dare il via libera al provvedimento non potevano più essere rispettati.
Così, al Dirigente del V Settore, Responsabile Unico del Procedimento (RUP), non è rimasto altro, il 23 luglio, che ordinare al geometra Gaspare Zimmardi nella qualità di Direttore dei Lavori di “sospendere immediatamente i lavori di che trattasi, contabilizzando le opere fin qui effettuate e scorporando l'utile d'impresa, in modo da potere avviare l'iter per il riconoscimento del debito fuori bilancio”.
Tranchida sfida i Revisori dei conti
Dopo che il Rup ha disposto lo stop ai lavori, il sindaco Tranchida ha ordinato di andare ugualmente avanti con gli interventi per via dell’emergenza idrica, sfidando i Revisori dei conti.
“La procedura di somma urgenza da parte della Giunta è stata prodotta il diciottesimo giorno, quindi entro i 20 giorni previsti e con parere favorevole. Quindi tutto nella regola. – assicura l’assessore Guaiana -. Dopo però la proposta di delibera indirizzata al consiglio comunale, ha avuto il parere contabile con un ritardo e il sindaco si è preso la responsabilità di farli proseguire lo stesso”.