Autovelox attivi ma non a norma. E scatta il sequestro, con il rischio reale di annullamento delle multe e restituzione delle somme.
È partita da Cosenza a distanza di un anno dall’emissione di un analogo provvedimento che poi però non ha avuto seguito, la disattivazione, da parte della Polstrada, delle strumentazioni di controllo della velocità ritenute illegali. Il rappresentante legale della società appaltatrice e che fornisce i dispositivi alle amministrazioni comunali è stato denunciato in stato di libertà per frode nella pubblica fornitura. L’effetto disattivazione dei dispositivi non ha risparmiato apparecchiature presenti in vari comuni e città dal nord al sud, anche in Sicilia.
Non sono mancati gli echi politici. «La Lega, in primis il ministro Matteo Salvini - è scritto in una nota del partito del vicepremier e titolare delle Infrastrutture e dei trasporti - è al lavoro per mettere ordine in una situazione di caos. La salvaguardia degli utenti della strada e dei pedoni è una priorità, ma senza tartassare i cittadini con migliaia di autovelox illegali che non aumentano la sicurezza ma solo le multe».