Il sistema di emergenza sanitaria 118 nella provincia di Trapani è in difficoltà mentre si prepara al passaggio al numero unico 112. La carenza di personale, la mancanza di ambulanze funzionanti e la distribuzione inadeguata delle postazioni sul territorio sono le emergenze da risolvere.
Criticità del 118: postazioni mancanti, ritardi e carenze di personale
Il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, ha convocato una riunione con i sindaci della provincia e il presidente dell'Ordine dei Medici provinciale per discutere della questione. Nonostante il servizio 118 sia gestito dalla centrale operativa di Palermo e dal SEUS di Palermo, è stato invitato a partecipare alla discussione anche Ferdinando Croce, il direttore generale dell'ASP. In molte parti d'Italia, il servizio 118, infatti, è gestito dall'ASP di competenza, ma non essendoci personale a sufficienza, gli ospedali inviano il proprio a fare straordinari nel 118, con casi di turn over.
Il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, ha evidenziato gravi criticità nel servizio di emergenza 118 nella provincia, in particolare:
Le postazioni 118 sul territorio Trapanese
La fotografia attuale del territorio sul 118, ci racconta che le postazioni nella provincia di Trapani sono 21. Nello specifico sono 13 i Mezzi di Soccorso di Base -MSB con a bordo due autisti soccorritori. Di queste ambulanze, 10 sono attive 24 ore su 24, mentre le altre operano per 12 ore.
Risultano invece 8 i Mezzi di Soccorso Avanzato - MSA, che a bordo hanno un autista soccorritore, un infermiere, un medico. Di questi mezzi, sono 6 quelli attivi per 24 consecutive, coperte con doppia turnazione da 12 o da tripla turnazione da 8 ore. Inoltre, molti tra autisti e personale sanitario, e non solo nel periodo estivo, verrebbero assegnati a diverse postazioni.
A Trapani provincia, quindi, il servizio 118 risulta essere così suddiviso:
• ALCAMO:
• BUSETO PALIZZOLO: MSB (2 autisti soccorritori) H12
• CALATAFIMI: MSB (2 autisti soccorritori) H24
• CAMPOBELLO DI MAZARA: MSB (2 autisti soccorritori) H24
• CASTELLAMARE DEL GOLFO: MSB (2 autisti soccorritori) H24
• CASTELVETRANO:
• CUSTONACI: MSB (2 autisti soccorritori) H24
• ERICE: MSB (2 autisti soccorritori) H12
• GIBELLINA: MSB (2 autisti soccorritori) H24
• MARSALA:
• MAZARA DEL VALLO:
• PACECO: MSB (2 autisti soccorritori) H12
• PARTANNA: MSB (2 autisti soccorritori) H12
• PETROSINO: MSB (2 autisti soccorritori) H24
• SALAPARUTA: MSB (2 autisti soccorritori) H24
• SALEMI: MSA* (autista soccorritore, medico) H24
• SAN VITO LO CAPO: MSA* (autista soccorritore, medico) H24
• VALDERICE: MSB (2 autisti soccorritori) H24
• TRAPANI
Ambulanze ferme e personale insufficiente
Per quanto riguarda l'emergenza sanitaria, la provincia di Trapani dovrebbe disporre di due ambulanze di rianimazione (a Trapani e Marsala) e un'ambulanza medicalizzata a Trapani. Inoltre, ci sono ambulanze non medicalizzate a Custonaci, San Vito Lo Capo, Paceco, Valderice e Fulgatore. In particolare, proprio a San Vito Lo Capo, durante l'estate, un'ambulanza con due autisti soccorritori staziona davanti al PTE (Punto Territoriale di Emergenza), un piccolo pronto soccorso dove sono presenti un medico e un infermiere. In caso di necessità, uscendo con l’autoambulanza, il PTE rimane scoperto. Anche se dovrebbe essere attivata la guardia medica diurna turistica, il cui ambulatorio è sempre sullo stesso edificio.
La situazione sembra essere particolarmente critica anche nella postazione di Paceco MSB, con soli autisti soccorritori, dove l’unica ambulanza sarebbe stata spostata a Petrosino. Il punto di 118 a Paceco, pur essendo operativo solo 12 ore al giorno, effettuerebbe oltre 150 servizi al mese, più di molte ambulanze h24. Ma a Paceco l'ambulanza manca da oltre un mese e mezzo, e questo avrebbe causato ritardi nei soccorsi, come nel caso di una coppia che a inizio luglio, recatasi nella postazione pacecota, ha dovuto attendere l'arrivo dell'ambulanza da Trapani.
In caso di emergenza, infatti, viene inviato il mezzo di 118 più vicino e disponibile, diversamente possono essere coinvolte anche le pubbliche assistenze, ovvero associazioni di volontariato. L'alternativa poi rimangono i privati, che garantiscono il servizio di soccorso supplendo con le proprie ambulanze e dando la possibilità, pagando un surplus, di essere assistiti anche da un medico.
Nonostante gli aumenti salariali di marzo, il sistema di emergenza sanitaria 118 (presto 112) è in difficoltà: il personale è insufficiente e molte ambulanze sono ferme da mesi in officina. Il SEUS, responsabile della manutenzione dei mezzi, dovrebbe seguire un protocollo specifico, ma pare che solo alcune ambulanze, quelle nuove e in garanzia, vengano riparate rapidamente.
Problemi strutturali
Oltre alla mancanza di mezzi e personale, il sistema 118 deve affrontare anche problemi strutturali. Le lunghe distanze tra le postazioni, il traffico e le strade dissestate rendono difficile raggiungere tempestivamente i pazienti, soprattutto nelle zone più isolate. Inoltre, le alte temperature estive mettono a dura prova l'efficienza dei mezzi, in particolare l'aria condizionata, essenziale per il trasporto di pazienti in condizioni critiche.