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15/08/2024 06:00:00

Emergenza idrica e bombe d'acqua: Trapani in trappola tra due emergenze  

La "normalità" a Trapani è l'erogazione di acqua ogni due giorni dalle 3 alle 5 ore e serbatoi sui tetti che regalano autonomia a tempo.
Nel Trapanese si continua a convivere con acqua razionata a giorni alterni come unica quotidianità possibile. 

Il problema principale è la scarsità d'acqua disponibile a Trapani così come nel resto della Sicilia.

E per far fronte a questa situazione, il Comune sta cercando di sfruttare al massimo i pozzi esistenti, anche se questo comporta dei rischi a causa della siccità prolungata che potrebbe prosciugare le falde acquifere.

Si interviene per rafforzare la rete idrica, per collaborare con gli altri Comuni e intervenire sulle perdite.

Questo e altri temi, sono stati al centro della conferenza stampa sul tema dell'acqua in Provincia, durante la quale Giacomo Tranchida sindaco, affiancato da Orazio Amenta, dirigente del Servizio Idrico e da Vincenzo Guaiana, assessore al ramo, ha offerto un resoconto interlocutorio, citando fatti di mafia e sequestri del passato, annunciando una nuova denuncia sporta per intrusione.

L'atto intimidatorio al cisternone di San Giovannello

Degli ignoti hanno scavalcato il cancello e il muro della struttura. Un avvertimento”. Non ha dubbi il sindaco, il dirigente del settore idrico Ignazio Amenta e neppure l’assessore al ramo Vincenzo Guaiana. A destare sospetti la tempistica: il danno sarebbe avvenuto il giorno dopo l’inibizione del consumo di acqua di due pozzi privati.

Le analisi dall'Asp, richieste da Tranchida per incrementare l'approvvigionamento idrico alla città, hanno accertato che l’acqua risulta inadatta al consumo umano e all'uso igienico, nonostante i pozzi siano autorizzati dal Genio Civile. Due le ditte di Trapani, le cui autobotti servivano alberghi, ristoratori e privati del Trapanese con tariffe, nell’ultimo periodo, raddoppiate.

In futuro, i cittadini potranno chiedere il rifornimento al Comune che, a sua volta, garantirà il servizio idrico rivolgendosi anche ai privati e calmierando i prezzi. “Questa procedura garantisce la tracciabilità dell’acqua”.

Oltre alla possibilità di integrare alla rete idrica del Comune i pozzi privati per uso pubblico, come già avvenuto a Valderice ed Erice, si è parlato dei pozzi di Bresciana, attualmente 17 su 18 in funzione. I pozzi però non verranno utilizzati tutti e contemporaneamente, perché se il sistema potrebbe dare problemi. "Dobbiamo stare calmini" , chiosa Tranchida.

Acqua condivisa e perdite in conduttura

Ma la conferenza è stata anche un'occasione per affrontare il problema dell'acqua a Trapani con i cittadini, soprattutto quando si parla di depuratore e dissalatore, la cui competenza è della Regione come spiegato dal sindaco. 

C’è poi la proposta di sfruttare al meglio le potenzialità dei pozzi di Bresciana. “Potremmo aiutare anche le comunità di Castelvetrano e Campobello di Mazara” con la costruzione di bypass lungo la condotta. E a proposito di bypass, l’assessore Guaiana annuncia il ripristino della circolazione su doppia corsia lungo la strada provinciale Erice Mazzara. Il tratto di strada continuerà a galleggiare sopra una grave falla nella condotta idrica proveniente da Bresciana, individuata ma non riparata, con il possibile rischio di frana, allagmenti e danni ai terreni privati adiacenti.

Farlo, infatti, comporta interrompere il servizio di erogazione della condotta proveniente da Bresciana, l’unica fonte di approvvigionamento per Trapani. Una soluzione non praticabile a stagione turistica avviata, non lasciando altre alternativa se non quella di rinviare i lavori. Ma l'impressione è che si tratti di interventi tampone, utili solo ad anestetizzare l’opposizione e i detrattori dell’Amministratore, in questi ultimi 30 giorni estivi.

 

La storia dei due laghi di acqua potabile a Bresciana

 E' l'ingegnere Amenta a raccontare l'origine dei due laghi sorti nei terreni adiacenti alle strutture contenenti le pompe di rilancio. Quando si interrompe l'alimentazione il circuito di rilancio, i pozzi continuano a pompare e l'acqua in eccesso verrebbe deviata e accumulata in questi due laghi grandi quanto due campi di calcio.

I terreni dalla visura effettuata dal Amenta risultererbbero confiscati ai fratelli Sansone, fedelissimi di Totò Riina, tanto da avergli fatto anche da autisti durante la latitanza. Attraverso le loro attività, inoltre, i due sono stati storicamente il punto di riferimento nell'edilizia e negli appalti pubblici del "capo dei capi" di Cosa nostra.

 

Trapani non è pronta per le bombe d'acqua

Il sindaco ha parlato dei cambiamenti climatici che coinvolgono Trapani nel prossimo futuro. "Non ci sarà più l'inverno" spiega in conferenza, "ma violente bombe d'acqua e raffiche di vento". "Trapani è pronta per una bomba d'acqua?" e il sindaco rispondesecco:"No".

Il sindaco ha candidamente ammesso che, nonostante i piani futuri per la realizzazione di opere di raccolta dell'acqua piovana, al momento Trapani non è in grado di affrontare eventi meteorologici estremi come le "bombe d'acqua" senza subire gravi conseguenze.

Pur riconoscendo l'avvio di alcuni progetti, come le vasche di laminazione nell'ambito della ZES, la cui realizzazione è prevista entro il 2030, la situazione attuale rimane critica. In sostanza, la città è consapevole della propria vulnerabilità e sta cercando di correre ai ripari, ma nel frattempo rimane esposta al rischio di allagamenti e danni in caso di forti piogge.