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18/08/2024 06:00:00

Trapani punta all'autonomia idrica, ma continua la polemica tra Comune e Comitato Cittadino

Trapani ha raggiunto un traguardo storico: l'autonomia idrica, con una capacità che potrebbe persino supportare altri comuni in caso di necessità.

Eppure la polemica tra il Comitato Cittadino spontaneo "L'acqua è un diritto di tutti" e l'Amministrazione comunale non accenna a placarsi, soprattutto riguardo alla gestione dei lavori sui pozzi di Bresciana e alla trasparenza nelle decisioni amministrative.

Nasce la "rete idrica solidale"

Nei giorni scorsi, l'Amministrazione Tranchida ha annunciato con soddisfazione il ripristino della piena operatività dei pozzi di Bresciana. "I nostri pozzi emunti a Bresciana, hanno prodotto 250 litri al secondo". Ha dichiarato Orazio Amenta, dirigente del Servizio Idrico di Trapani- di questi, 155 litri sono stati inviati al cisternone di San Giovannello, mentre altri 11 litri al secondo provengono dal pozzo Madonna.

"Un totale di circa 170 litri al secondo attualmente disponibili per la città, un dato che non si registrava da almeno 10 anni" ha aggiunto Amenta, sottolineando come, grazie a questo risultato, Trapani sia ora completamente autonoma dal punto di vista idrico, senza necessità di ricorrere all'acqua fornita da Siciliacque.

La città, quindi, non solo è autonoma, ma ha la possibilità di aiutare altri comuni come Castelvetrano, Alcamo, Erice e Paceco, collegandoli alla propria rete idrica. L'Amministrazione comunale sta considerando la possibilità di chiedere ulteriori finanziamenti per espandere questa "rete idrica solidale", gestita in collaborazione con l'ATI idrico, tramite accordi tra le amministrazioni coinvolte.

Le perplessità del Comitato Cittadino spontaneo "l'acqua è un diritto di tutti"

Tuttavia, il Comitato Cittadino continua a sollevare dubbi sulla gestione dell'emergenza. In particolare, pone l'accento sulla Delibera 334/2024, che revoca la precedente Delibera 278/2024 relativa all'impegno di spesa per i lavori sui pozzi e riavvia l'intera procedura.

"Gentile direttore, come ben saprà, in data mercoledì 14/08/2024 l'amministrazione trapanese ha indetto una conferenza stampa per ragguagliare la cittadinanza sullo stato dei lavori di tamponamento all'emergenza idrica che da mesi affligge la città. Lo scrivente Comitato Cittadino Spontaneo "L'acqua è un diritto di tutti" ha partecipato all'incontro dove il sindaco ha rassicurato tutti sul ripristino della turnazione a 2 giorni e al completamento dei lavori di revamping sui pozzi di Bresciana tramite finanziamento regionale di circa 400.000 euro.

Dopo la riunione, i membri del comitato si sono confrontati facendo emergere diverse perplessità circa la trasparenza di quanto asserito durante l'incontro istituzionale. Innanzitutto, a scatenare le perplessità è stata la delibera 334/2024 con riunione di giunta alle 12,30 dello stesso 14/08/2006 .Non è tanto il superpotere dell'ubiquità a lasciarci perplessi (la conferenza stampa è infatti durata fino a oltre le 13.00, per cui non si capisce come alle 12.30 la giunta si possa essere riunita).

Quello che lascia perplessi è il fatto che in quella delibera post conferenza stampa (all. 1 – all. 2 – all. 3 – all.4 ) si mette nero su bianco che:

  • Sui lavori a Bresciana su 3 pozzi (TR2 – TR8b – TR12b) è stata predisposta una specifica perizia giustificativa
  • I lavori sul pozzo Madonna, un pozzo a Bresciana e sulla stazione di rilancio non sono stati avviati alla data del 31/07
  • Si revoca la delibera 278/2024 (all.5) e si riavvia per intero la procedura.

Per correttezza di informazione, la delibera 278/2024 (quella revocata) trattava l'impegno di spesa per le ditte che avrebbero dovuto effettuare i lavori sui suddetti pozzi. (all. 5) A questo si aggiunga la dichiarazione del sindaco di Trapani per cui tutti i pozzi sarebbero in funzione tranne uno (tenuto di scorta) e il commento dell'assessore Guaiana sulla pagina del comitato (all. 6) in cui ci si informa che i lavori sui pozzi sono stati eseguiti prima della data della conferenza stampa.

Questa ridda di informazioni hanno generato in noi un cortocircuito logico che facciamo fatica a dipanare.

  • Se è vero, come afferma l'assessore Guaiana che i lavori sono stati effettuati tra l'1/08 e il 14/08, come mai nella delibera dello stesso giorno si afferma che si deve riavviare tutta la procedura?
  • Se infatti i lavori fossero stati effettuati prima del 14/08, ma la delibera del 14/08 revoca la precedente delibera che riconosceva la spesa per i lavori, con quale pezza d'appoggio sono stati effettuati i lavori?
  • Il problema (che poi è anche un bene per la cittadinanza) è che l'acqua è tornata ai suoi turni "normali", se per normali si intende l'erogazione per una manciata di ore ogni due giorni. E dunque la domanda, più che legittima che si pongono i cittadini è: ma da dove arriva questa acqua?
  • Stiamo continuando a comprarla a suon di milioni da Siciliacque oppure davvero i lavori sono stati fatti (come asserisce l'assessore Guaiana) nonostante la procedura di lavoro non sia ufficialmente deliberata?
  • Ma altra cosa, ancora più grave, a nostro avviso, se i lavori ai pozzi sono stati effettuati in 15-20 giorni, al costo di 400.000 e questi lavori forniscono la stessa portata di acqua che noi compravamo da Siciliacque a suon di milioni dei cittadini (aumento strisce blu, aumento tassa soggiorno, aumento multe etc.) come è stato possibile per 3 anni "emungere" milioni di euro dalle tasche dei cittadini quando con 400.000 euro si tamponava il problema? In fede Comitato Cittadino Spontaneo -L'acqua è un diritto di tutti"

La delibera, adottata lo stesso giorno della conferenza stampa, ha suscitato perplessità sul tempismo e sulla trasparenza delle azioni amministrative. Il Comitato si chiede come sia possibile che i lavori fossero già stati completati prima del 14 agosto, se la delibera stessa afferma che la procedura deve essere riavviata.

 

La risposta dell'Amministrazione: "il procurato allarme è reato"

Ad intervenire sulle questioni sollevate deal Comitato cittadino, il dirigente Orazio Ametnta e l'assessore Vincenzo Guaiana, segno di apertura al dialogo. L'assessore ha risposto direttamente sui social, invitando a attenzionare meglio la delibera e rassicurando che i pozzi sono in funzione. Mentre Amenta spiega perché il Comitato ha male interpretato la delibera.

"I lavori sui pozzi sono stati conclusi da giorni e che la situazione attuale è più che positiva. Sono stanco di continuare a perdere tempo su una problema inesistente. Il comitato invece di pubblicare per intero la frase obbligatoria e completa, omette informazioni importanti, generando confusione e allarmismo tra i cittadini - spiega Amenta. La delibera si riferisce a una fotografia della situazione risalente al 31 luglio, ma ad ogdi le opere sono state avviate e in parte completate. C'è stato un ritardo, ma oggi i pozzi sono in funzione e siamo indipendenti".

Il problema è da addebitare al ritardo di consegna di una pompa idroelettrica, attesa entro giugno, ma consegnata a luglio. Nonostante le rassicurazioni, il comitato rimane scettico, soprattutto riguardo alla gestione delle spese coperte dai finanziamenti Regionali che, in delibera, sarebbero state considerate debiti fuori bilancio.

"Quando si opera in somma urgenza, entro 20 giorni va fatta la delibera di Giunta, entro 30 giorni la delibera di Consiglio comunale. Se vai fuori da questi tempi invalida tutto il processo e diventa un debito con il bilancio - spiega Amenta -. Quindi se io invece la delibera la approvo invece che al ventesimo giorno, il ventunesimo succede che praticamente non posso più utilizzare il procedimento della somma urgenza, e devo utilizzare un altro procedimento per riconoscimento della spesa che quello del debito fuori Bilancio. Ed è quello che è accaduto il 5 luglio:l' ufficio tecnico si è mosso nei tempi ma l'ufficio ragioneria per esprimere parere contabile si è preso 12 giorni di tempo, quindi è andato fuori dai tempi. Da qui il rimbalzo dai Revisore dei conti e la delibera del debito fuori bilancio. E' un problema tecnico burocratico".

Amenta ha concluso avvertendo che "visto il momento delicato, proporrò alla Amministrazione, di procedere con denuncia penale per procurato allarme, a chiunque diffonda notizie false e fomenti polemiche non fondate".