Marsala senza acqua dopo l'ennesimo furto di cavi elettrici nei pozzi situati in Contrada Scacciaiazzo, e più precisamente a in quelli di "Sinubio" denominati Stella 1 e Stella 2. Quanto accaduto ha provocato il fermo operativo di ben otto pozzi su 13, con conseguenti significativi disagi nell'erogazione dell'acqua potabile su tutto il territorio comunale.
“Il dirigente del settore, già alle prime luci dell’alba una volta scoperto il furto, ha attivato la procedure d’emergenza e le squadre tecniche sono immediatamente intervenute sul posto per valutare i danni e avviare le operazioni di ripristino – sottolineano il Sindaco Massimo Grillo e l’Assessore del ramo Ivan Gerardi. Si sta lavorando per ridurre al minimo i tempi di riattivazione dell’erogazione idrica e ridurre al minimo i disagi per la popolazione garantendo anche il potenziamento dei servizi alternativi. Nel dispiacerci per quanto si sta verificando, invitiamo la comunità a contenere possibilmente i consumi dell’acqua”.
Il raid avviene a distanza di poco tempo, dall’affidamento con procedura d’urgenza del servizio per la sicurezza e la sorveglianza di tutti gli impianti di adduzione e stazioni di rilancio dell’acqua potabile del territorio comunale. Cosa questa ripetutamente richiesta in passato dall’Amministrazione. Per il Comune tutto ciò è "alquanto strano". La ditta appaltatrice, peraltro, aveva già avviato i necessari lavori propedeutici con l’ordinativo per l’acquisizione dei materiali e dei componenti necessari per il sistema d’allarme e di sorveglianza.
Il servizio idrico integrato sta collaborando attivamente con le forze dell'ordine per identificare i responsabili di questo atto vandalico che compromette un servizio essenziale per la comunità. Si tratterebbe, di veri esperti del crimine, considerato che hanno preliminarmente disattivato la centrale elettrica da 20.000 volt che serve la centrale.