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27/08/2024 06:00:00

Palazzo Lucatelli: un restauro da 3 milioni che non risolve il degrado

Dopo una serie di ritardi e disagi, riprendono i lavori di restauro al Palazzo Lucatelli, uno degli edifici storici più significativi di Trapani, situato in Via Turretta. Grazie all'impegno del Comune, che ha destinato un ulteriore incremento di 314 mila euro, il budget complessivo per il restauro ha superato i 3 milioni di euro. Questo finanziamento aggiuntivo è stato essenziale per affrontare sfide tecniche impreviste, tra cui il consolidamento delle strutture interne e la riqualificazione degli impianti.

Un progetto a metà le preoccupazioni dei residenti

Nonostante l'importanza dell'intervento, è doveroso sottolineare che i lavori di restauro riguardano solo metà del palazzo. L'altra metà dell'edificio, infatti, è al centro di discussioni tra il Comune e l'Agenzia del Demanio per una possibile rifunzionalizzazione futura. Nel frattempo, questa parte abbandonata dell'edificio è diventata una vera e propria discarica, con segnalazioni da parte dei residenti per l'accumulo di rifiuti, l'uso improprio degli spazi come bagni pubblici improvvisati e il degrado delle mura pericolanti su Via Cassaretto e Via Mercurio. “In questi giorni inizieranno i lavori e faremo un sopralluogo per mettere in sicurezza tutto il palazzo” assicura Orazio Amenta, dirigente dei Lavori Pubblici.

La movida e i problemi di sicurezza

Un'altra questione che sta generando preoccupazione è la movida che si concentra nei giardini antistanti l'ingresso di Palazzo Lucatelli. I giovani si intrattengono spesso bevendo aperitivi nella storica fontana, un comportamento che mette a rischio non solo la sicurezza dei presenti ma anche la conservazione del patrimonio storico. È chiaro che la situazione attuale richiede un intervento deciso per tutelare l'integrità del palazzo e dell'area circostante.

Evoluzioni e sfide del progetto di restauro

Il progetto di restauro del Palazzo Lucatelli è stato affidato inizialmente all'architetto Vincenza Canale, poi sostituita dall'architetto Antonino Alestra. Il piano non si limita a una semplice manutenzione, ma mira a una rifunzionalizzazione completa dell'edificio. Questo significa che, una volta terminati i lavori, l'ex ospedale diventerà un moderno centro culturale, in grado di ospitare eventi, mostre e conferenze, unendo la storia e la cultura della città di Trapani.

Il percorso, però, non è stato privo di ostacoli. L'aumento dei costi dei materiali e della manodopera, unito a scoperte di ulteriori problematiche strutturali come la presenza di amianto, hanno reso necessari continui aggiornamenti al progetto e al budget. La necessità di installare una gru di grandi dimensioni per garantire la sicurezza dei lavori è solo uno dei tanti esempi di queste difficoltà.