Un'altra grave aggressione si è verificata presso il carcere Pagliarelli di Palermo, dove un agente di polizia penitenziaria è stato brutalmente attaccato da tre detenuti. L'assistente capo, in servizio nella serata di ieri, è stato accerchiato e colpito con calci e pugni mentre i detenuti tentavano di sottrargli le chiavi delle celle. Fortunatamente, l'agente è riuscito a dare l'allarme, ma ha riportato contusioni ed ematomi su tutto il corpo, con una prognosi di 5 giorni.
L'episodio è stato reso noto dalla Confederazione Sindacati Penitenziaria (CON.SI.PE), che ha espresso forte preoccupazione per l'escalation di violenze all'interno della struttura. Il presidente del sindacato, Mimmo Nicotra, ha spiegato che già 24 ore prima dell'aggressione, tre detenuti provenienti dalla Campania e appartenenti al reparto di alta sicurezza avevano preannunciato proteste, che si sono poi concretizzate nell'attacco all'agente. "Questi episodi di violenza mettono in evidenza le difficili condizioni di lavoro del personale penitenziario e l'urgenza di interventi per garantire la sicurezza nelle strutture carcerarie," ha dichiarato Nicotra.
Un aspetto particolarmente preoccupante, secondo Nicotra, è l'assenza di misure punitive nei confronti dei detenuti responsabili dell'aggressione. "Nonostante l'agguato subito dal collega, la direzione del carcere non ha preso alcun provvedimento contro i detenuti, che sono rimasti indisturbati nella stessa sezione come se nulla fosse accaduto," ha sottolineato il presidente del sindacato.
In risposta a questa ennesima aggressione, la Confederazione Sindacati Penitenziaria ha annunciato un sit-in di protesta che si terrà il 12 settembre davanti al carcere di Pagliarelli. L'iniziativa mira a denunciare le continue aggressioni subite dai poliziotti penitenziari e a sollecitare interventi immediati per migliorare la sicurezza all'interno delle carceri.