Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
03/09/2024 06:00:00

A Marsala si sta già muovendo qualcosa per le elezioni amministrative

Nonostante il caldo estivo, e ancora una data lunga per le elezioni amministrative di Marsala, non sono mancate in estate le riunioni per tentare di mettere su un progetto.


Da una parte c’è il sindaco uscente Massimo Grillo, che tenterà la carta della ricandidatura. Ma chi davvero sta sostenendo attualmente Grillo? In giunta c’è Fratelli d’Italia che esprime la sua presenza attraverso Giusy Piccione, entrata ad aprile, e con l’assessore Ignazio Bilardello, che è l’unico che ha dato un chiaro indirizzo fin dal suo insediamento, che sa quello che dice tutte le volte che fa un intervento. Insomma la caratura c’è e si vede. Poi c’è un tecnico, si tratta del vice sindaco Giacomo Tumbarello, che non è schierato in nessun partito, almeno per ora, rappresenta il braccio destro del sindaco. Altro tecnico è Francesco Marchese, è nella fase del “mi devo ancora ambientare”. E poi ci sono tre assessori: Ivan Gerardi, Donatella Ingardia, Salvatore Agate.


I tre dicono di essere Forza Italia ma non hanno tessere di partito in mano, la questione è sospesa non si sa più da quanti mesi, in attesa di una soluzione che, si può affermare, la politica non ha intenzione di affrontare e nemmeno risolvere. Ad onor del vero le tessere sono state fatte online, tuttavia non sono mai arrivate ai destinatari.


Quindi i tre rappresentano Forza Italia o no?
Il vertice provinciale continua ad affermare di no, che si tratta di persone che agiscono e parlano a nome personale, non riconosciuti dal partito. Ma andando più a fondo emerge un’altra verità amara, i tre con chi sono? Chi rappresentano? Gerardi rappresenta se stesso, dotato di una ambizione sfrenata, è assessore e consigliere, ha i suoi voti e non verrà meno alle sue aspirazioni, quindi non terrà conto nè di Enzo Sturiano, presidente del Consiglio, che lo ha voluto come assessore, nè di Stefano Pellegrino che ha avallato l’operazione.


Salvatore Agate è diretta espressione del sindaco, l’operazione di posizionarlo in FI è stata spinta proprio da Grillo. La Ingardia è l’unica espressione diretta di Sturiano. A Marsala gli equilibri sono traballanti, in giunta ufficialmente c’è Fratelli d’Italia, Forza Italia ancora da verificare. Gli azzurri regionali pare non abbiano intenzione di risolvere la questione.

In campo per le amministrative potrebbe esserci Salvatore Ombra, attuale manager dell’Airgest (incarico scaduto e prossimo al rinnovo) non ha mai dichiarato di essere forzista e nemmeno di Fratelli d’Italia, i nodi sono al pettine: per essere candidati sindaco necessita un perimetro politico entro cui muoversi, senza partiti la scalata diventa difficile. Su Ombra c’è la convergenza di alcuni consiglieri comunali, i fedelissimi di sempre, ma anche delle new entry. La candidatura di Ombra poi sarebbe pure sposata da Stefano Pellegrino.


A fare incontri e riunioni è Nicola Fici, che vede uno dei suoi maggiori sponsor in Flavio Coppola. Fici trasversalmente farebbe una operazione che guarderebbe sia al centro destra che al centro sinistra. L’alveo è quello di una candidatura civica, i simboli però sono importanti e la collocazione pure.


Bagarre a sinistra, da una parte Andreana Patti che viene supportata da Dario Safina, deputato regionale del Partito Democratico, Giacomo Tranchida e non disdegnerebbe la sua figura nemmeno l’assessore Mimmo Turano, una sorta di “Operazione Trapani” in salsa lilibetana. A Marsala militanti e tesserate di sinistra sposerebbero il progetto, c’è già quindi l’indicazione di un perimetro politico chiaro.


I decani dem però snobbano la candidatura della Patti e guardano ad altre personalità. Non si esclude che in caso di mancata convergenza ci siano due candidature per il centrosinistra.