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16/09/2024 14:04:00

Processo al medico di Messina Denaro, sentiti gli ultimi testi della difesa

  Gli ultimi due testi citati dalla difesa sono stati ascoltati, in Tribunale, a Marsala, nel processo al dottor Alfonso Tumbarello, 71 anni, ex medico di base di Campobello di Mazara, imputato per concorso esterno in associazione mafiosa e falso in atti pubblici per avere redatto numerosi certificati medici a nome di “Bonafede Andrea”, classe ’63, per consentire al capomafia castelvetranese, deceduto a L’Aquila il 25 settembre 2023, di potersi curare.

A testimoniare sono stati due medici: un oncologo della clina “La Maddalena” di Palermo, Vittorio Gebbia, e un anatomatomatologo dell’ospedale di Castelvetrano, Roberto David. Il primo è quello che ha seguito il paziente e in aula ha dichiarato: “Il signor Bonafede (in realtà Matteo Messina Denaro, ndr) veniva da solo... non ha mai indicato familiari di riferimento... non ha mai avuto un accompagnatore... Assorbì' quasi in silenzio la diagnosi negativa.... non sembrava una persona in difficoltà economiche...”.

Il dottor David, invece, è quello che ha eseguito esami istologici sui campioni inviati dall'ospedale di Mazara dove è stato eseguito il primo intervento chirurgico sul Bonafede, alias Messina Denaro. Il medico dell’ospedale di Castelvetrano ha riferito di qualche sollecitazione, ma solo per motivi umanitari, da parte di una dipendente del nosocomio, mentre non ha saputo dare una risposta precisa alla domanda se anche il dottor Bavetta avesse sollecitato in particolare il referto del campione prelevato da Andrea Bonafede.

In precedenza, sempre su richiesta della difesa (avvocati Giuseppe Pantaleo e Gioacchino Sbacchi), erano stati ascoltati altri tre medici oncologi della clinica “La Maddalena” di Palermo e successivamente è stato il turno di un altro medico, il dottor Oliva, e di un esperto informatico forense, l’ingegner Reale. Alla prossima udienza, il 25 settembre, saranno formulate le ultime richieste di prova prima di imboccare la fase finale del dibattimento, con requisitoria del pm della Dda Gianluca De Leo e arringhe difensive. Nel processo, sono parti civili l’Ordine dei medici della provincia di Trapani, l’associazione Antiracket e Antiusura di Trapani, entrambi rappresentati dall’avvocato Giuseppe Novara, l'associazione “Antonino Caponnetto” (avvocati Alfredo Galasso e Mariella Martinciglio), i comuni di Campobello di Mazara (legale Katya Ziletti) e di Castelvetrano (legale Francesco Vasile). E’ la prima volta che l’Ordine dei medici di Trapani si costituisce contro un proprio iscritto.