Il giudice delle udienze preliminari di Marsala Annalisa Amato ha respinto le due richieste di rito abbreviato “condizionato” avanzate dai difensori del commercialista Giulio Bellan e dell’imprenditore del settore gelati Pietro Buffa, entrambi accusati di bancarotta fraudolenta.
Per Bellan era stato chiesto l’abbreviato condizionato ad una consulenza di parte, mentre per Buffa condizionato a una testimonianza. Nello stesso procedimento penale sono imputati, sempre per bancarotta fraudolenta, anche Luigi e Giovanna Vinci, padre e figlia, soci e contitolari con Buffa delle stesse aziende (“Vinci srl” e “Vinci sicilian food”).
I due Vinci hanno chiesto di patteggiare la pena, tre anni di reclusione il padre e due la figlia, e il procuratore Fernando Asaro ha dato il suo consenso. Il gup deciderà nell’udienza del prossimo 7 novembre.
In quella stessa data, Bellan e Buffa decideranno se chiedere l’abbreviato “secco” o tentare la carta del “non luogo a procedere”, ma con il rischio di essere rinviati a giudizio. E quindi di un pubblico processo. A difendere Bellan è l’avvocato Giovanni Galfano, mentre legale degli altri tre, clienti del noto commercialista, è l’avvocato Salvatore Luigi Sinatra. Luigi Vinci è un imprenditore abbastanza conosciuto in città anche per essere stato, alcuni anni fa, presidente del Marsala Calcio (si è dimesso a fine novembre 2018). Le sue società finite nell’indagine sono state dichiarate fallite dal Tribunale di Marsala alcuni anni fa. Le indagini, lunghe e complesse, sono state condotte dai militari della Compagnia della Guardia di finanza di Marsala e coordinate dal sostituto procuratore Antonella Trainito (attualmente pm alla Procura di Trapani). I reati individuati dalle Fiamme Gialle sono stati bancarotta fraudolenta patrimoniale per circa quattro milioni di euro, bancarotta fraudolenta documentale, bancarotta impropria e falso in bilancio. L’inchiesta è stata avviata nel 2019. Giulio Bellan è titolare del noto omonimo studio di consulenza contabile, fiscale, societaria e finanziaria, con sedi, oltre che a Marsala, anche a Pantelleria, Agrigento, Catania e Milano.