Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
24/10/2024 08:40:00

Processo d'appello Scrigno. Chiesta la condanna per mafia per Paolo Ruggirello

Entra nella fase decisiva il processo di appello dell'operazione antimafia "Scrigno", che ha portato a giudizio diversi indagati coinvolti nell'inchiesta condotta dai Carabinieri nel 2019. Tra questi, l'ex deputato regionale Paolo Ruggirello, precedentemente esponente del PD, condannato in primo grado a dodici anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.

Durante la discussione in Corte di Appello, il pubblico ministero Rita Fulantelli ha chiesto una riforma della sentenza di primo grado, avanzando la richiesta di condanna a quindici anni per associazione mafiosa per Ruggirello. Accuse pesanti anche per altri imputati: la pg Fulantelli ha chiesto otto anni per Vito Mannina e Alessandro Manuguerra, entrambi accusati di voto di scambio politico-mafioso durante le elezioni amministrative del 2017 ad Erice.

L’inchiesta ha evidenziato un intreccio tra politica e mafia nella provincia trapanese, con il coinvolgimento della famiglia mafiosa di Campobello di Mazara, storicamente legata al boss latitante Matteo Messina Denaro. La pg Fulantelli ha sottolineato come Ruggirello abbia favorito gli interessi di Cosa Nostra, definendo il suo comportamento come una dimostrazione di “affectio societatis”, ovvero un legame stretto tra politici e mafiosi, finalizzato a inquinare il tessuto economico e sociale della provincia.

Secondo l’accusa, non sono stati i mafiosi a proporsi ai politici, ma sono stati questi ultimi a cercare l’aiuto dei boss per garantirsi voti elettorali. Mannina avrebbe chiesto supporto al boss Pietro Virga per la campagna elettorale della figlia Simona, mentre Manuguerra, attraverso il padre, si sarebbe rivolto a Franco Orlando per la stessa finalità.

La sentenza del processo d'appello è attesa entro la fine dell'anno, dopo le arringhe delle difese. In primo grado, oltre a Ruggirello, sono stati condannati anche Nino Buzzitta a ventuno anni, Vito D’Angelo a sedici anni e Vito Gucciardi a dodici anni per reati di mafia, confermando il pesante scenario di collusione tra politica e criminalità organizzata.