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28/10/2024 11:35:00

Sicil.AI, il festival sull'Intelligenza Artificiale e la mancata occasione per i politici marsalesi...

 Si è svolto a Marsala il 25 e 26 ottobre il Sicil.AI, festival organizzato da TP24 e Rmc 101 sull'intelligenza artificiale. Ho assistito in presenza a cinque dei sei panel predisposti, trasmessi anche in diretta streaming,inoltre ci sono stati incontri nelle scuole lilibetane,workshop e l'opportunità di provare app e programmi di AI. Il primo incontro dal contenuto "Come l’intelligenza artificiale sta cambiando la politica" a cui hanno partecipato: l'assessore regionale alla Pubblica istruzione, una senatrice, un collega e un deputato dell'ARS, l'ho trovato il meno interessante, per la povertà delle idee espresse, ma sicuramente importante perché è la classe politica unitamente ai soggetti competenti a dover governare questa tecnologia. Di alta, altissima qualità gli altri 5 convegni a cui hanno preso parte, un filosofo, professori universitari, ricercatrici e ricercatori, dirigente scolastico,docenti e giornalisti. Le riflessioni emerse e che hanno suscitato, è la rapidità con la quale si sta affermando.Che l'IA non è neutra, ossia che essa è generata dagli esseri umani che ne definiscono il linguaggio e lo scopo. Per questa ragione esistono gli sviluppatori che agiscono secondo il desiderio del committente e ciò è vecchio come la storia del mondo. Che non può sostituire la relazione umana in nessun settore, IA e Umani non sono antagonisti ma alleati. La presenza dello speculatore palermitano Salvo Vaccaro ha destato il ricordo del pensiero del collega contemporaneo Emanuele Severino-deceduto nel 2020- e parafrasandolo, lui pensa che la tecnica, guidata dalla scienza moderna, sia un semplice mezzo per la realizzazione degli scopi dell'agire umano e che le forze che si contendono il dominio del mondo, come il capitalismo, la democrazia, il cristianesimo l'utilizzino strumentalmente. Severino asserisce che la tecnica con l'aiuto della filosofia da serva dei poteri tradizionali vuole diventare padrone, perché promette soluzioni illimitate. Un altro filosofo è venuto in soccorso Antonio Gramsci e la sua idea di egemonia culturale degli intellettuali che contemplava anche l'istruzione dei cittadini, quando il tasso d'alfabetizzazione tra la prima e la seconda guerra mondiale era basso, adesso necessita formare il cittadino digitale. La considerazione finale e quella più condivisibile è che come l'energia atomica, l'IA sia una risorsa, se buona o pessima dipenderà dall'uso che ne farà il genere umano. A margine delle osservazioni, purtroppo è come sparare sulla croce rossa, tranne quando c'è stato il contributo di Turano e in preparazione per le prossime amministrative dell'urbe, qualche elemento della classe politica marsalese da destra a sinistra si è palesato. Soltanto due consiglieri comunali, Di Pietra e Passalacqua, hanno assistito ad altri dibattiti. Un'altra opportunità perduta dai nostri politici e come dice un uomo di cultura della città Giuseppe Prode a "finis terrae". Infine complimenti agli organizzatori.

Vittorio Alfieri