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04/11/2024 12:16:00

Influenza "australiana". Cos'è, quali sono i sintomi, e quanto è pericolosa

 Negli ultimi giorni, in Italia sono stati isolati i primi casi di influenza A-H3N2, detta “australiana,” che in Australia ha causato una delle stagioni influenzali più pesanti degli ultimi dieci anni. Questo virus, un sottotipo dell’influenza A, è considerato più aggressivo e capace di eludere in parte le difese immunitarie, rendendo particolarmente vulnerabili i più giovani.

Sintomi e pericolosità
I sintomi dell'H3N2 sono simili a quelli di altri virus influenzali: febbre alta, mal di testa, dolori muscolari, mal di gola, tosse secca e stanchezza. Nei bambini possono manifestarsi diarrea e pianto, mentre negli anziani sono comuni confusione e difficoltà respiratorie.

Questo ceppo può anche causare rare complicanze neurologiche, come vertigini, confusione o, in casi estremi, encefaliti. Si ipotizza che il virus possa raggiungere il sistema nervoso centrale, ma i meccanismi non sono ancora completamente chiari.

Il vaccino
Il vaccino antinfluenzale copre l'H3N2, oltre ai ceppi A-H1N1 e ai lignaggi B. È raccomandato per gli over 60, le donne in gravidanza, le persone con malattie croniche, i bambini dai 6 mesi ai 6 anni e gli operatori sanitari. La vaccinazione è fondamentale per prevenire l’influenza e le sue complicanze, specialmente nelle fasce a rischio.

In sintesi, l'influenza australiana si preannuncia come una delle più aggressive, ma il vaccino rappresenta la miglior difesa per limitare il contagio e proteggere la salute pubblica.